Un’iniziativa inedita e lungimirante si radica a Genova, delineando un nuovo paradigma di collaborazione tra istituzioni e comunità.
La Procura della Repubblica, il Comune e un consorzio di associazioni di rappresentanza delle forze di polizia e militari in congedo hanno siglato un protocollo d’intesa volto a integrare, su base volontaria e gratuita, competenze specialistiche nell’ambito dell’amministrazione giudiziaria.
Il progetto, ufficialmente avviato a partire dal 1° settembre 2025, emerge come risposta concreta ad una problematica strutturale: la cronica carenza di personale che affligge il sistema giudiziario, minando l’efficienza operativa e la capacità di erogazione di servizi essenziali.
Piuttosto che limitarsi a misure palliative, l’iniziativa si pone come un investimento strategico nel capitale umano, riconoscendo il valore inestimabile dell’esperienza e della professionalità accumulata da coloro che, con onore, hanno dedicato il loro servizio alle istituzioni.
I volontari, provenienti da associazioni come l’Associazione Nazionale Polizia di Stato, l’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, l’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria e la Società Mutuo Soccorso della Polizia Municipale di Genova, saranno impiegati nell’Ufficio Esecuzione Penale della Procura, svolgendo attività di supporto amministrativo cruciali per il flusso operativo.
Queste attività, rigorosamente sotto la supervisione del personale amministrativo di ruolo, includeranno la gestione e l’aggiornamento di registri informatici, la preparazione di fascicoli procedurali, l’archiviazione documentale e altre mansioni ausiliarie fondamentali per l’amministrazione della giustizia.
È fondamentale sottolineare che l’accesso a informazioni riservate o coperte da segreto investigativo sarà strettamente limitato e controllato, garantendo la salvaguardia della sicurezza nazionale e la protezione dei dati sensibili.
L’assessora comunale alla Polizia Locale, Arianna Viscogliosi, ha definito l’iniziativa “un esempio virtuoso di sinergia tra pubblico e privato sociale”, evidenziando come la resilienza e l’ingegno collettivo possano rappresentare una risorsa preziosa per affrontare le sfide contemporanee.
In un contesto globale caratterizzato da crescenti tensioni e da un’erosione della fiducia nelle istituzioni, la capacità di costruire ponti e di promuovere un senso di appartenenza e di responsabilità condivisa si rivela un fattore determinante per la coesione sociale e per la stabilità democratica.
Il Comune di Genova si impegna a fornire un rimborso spese giornaliero alle associazioni coinvolte, riconoscendo il valore in termini di tempo e di risorse dedicate a questa iniziativa.
Ogni volontario sarà inoltre coperto da una specifica polizza assicurativa, garantendo la tutela in caso di eventuali imprevisti.
La durata prevista per l’iniziativa è di un anno, con la possibilità di un rinnovo, subordinato ad una valutazione congiunta dei risultati ottenuti, che terrà conto dell’impatto sull’efficienza degli uffici giudiziari, della soddisfazione dei volontari e della percezione della comunità genovese.
Questa fase di verifica sarà cruciale per affinare il modello e per estenderlo, eventualmente, ad altri contesti territoriali, contribuendo a rafforzare il tessuto istituzionale e a promuovere una cultura di servizio civico e di partecipazione attiva alla vita pubblica.
L’iniziativa, lungi dall’essere un semplice intervento emergenziale, si configura come un investimento a lungo termine nella capacità del sistema giudiziario di rispondere alle esigenze della collettività.