Nissan sull’orlo del collasso: 671 miliardi di yen di perdite e tagli a 20mila posti di lavoro.

Nissan è stata costretta a concretizzare un piano di ristrutturazione che mira a riportare le sue operazioni in sintonia con la realtà del mercato, grazie alla quale il gruppo ha registrato una perdita record di 671 miliardi di yen nel 2024. Questo risultato è stato influenzato dalla recessione globale e dalle difficoltà incontrate in particolare nei principali mercati come gli Stati Uniti e la Cina, che hanno rappresentato un ostacolo insormontabile per l’azienda nipponica.In questo contesto Nissan ha comunicato di voler ridurre i propri stabilimenti da 17 a 10 entro il 2027. Tale piano mira principalmente alla riduzione dei costi e alla massimizzazione delle prestazioni operative. Tuttavia, tale decisione è stata accolta con notevoli apprensioni dal comparto auto, che continua ad essere caratterizzato dalla incertezza.Il piano di ristrutturazione prevede anche la chiusura di 20.000 posti di lavoro a livello globale. Si tratta di una misura estremamente importante per l’azienda, volta a garantire la propria sussistenza e ad affrontare le difficoltà economiche presentate dal mercato attuale.La riduzione dei costi e delle dimensioni dell’impresa costituisce un passaggio fondamentale nella gestione della crisi economica in atto. Di fronte a questa realtà Nissan deve operare una scelta strategica, volta a garantire la propria sussistenza nel mercato.La società si trova quindi ad affrontare una situazione complessa e difficile, il cui esito finale è ancora imprevedibile. Tuttavia, il piano di ristrutturazione messo in atto costituisce un passo necessario per garantire la sopravvivenza dell’azienda.