La richiesta di finanziamenti attraverso lo strumento Safe necessita di un’attenta valutazione, in considerazione dell’impatto sul bilancio statale. Di conseguenza, proponiamo di esplorare ulteriori soluzioni, tra cui l’utilizzo di fondi privati e la possibilità di prorogare il dispositivo per la ripresa e la resilienza oltre il 2026, al fine di aumentare il margine di manovra disponibile per gli Stati membri. Ciò potrebbe consentire un aumento delle risorse finanziarie destinate alla difesa in risposta alle esigenze più urgenti. Questa posizione è stata sostenuta dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante l’intervento sulla discussione sui prestiti Safe all’Ecofin, come riportato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.