Il contesto economico attuale dell’Italia si presenta come un vero e proprio paradosso: nonostante il numero di occupati sia in crescita, il tasso di inattività rimane stabile e i cosiddetti Neet superano la cifra di 2.100.000. La situazione è resa ancora più complessa dal fatto che, nonostante vi sia domanda di lavoro, la carenza di figure professionali adeguate è evidente. Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, ha sottolineato che le imprese sono disposte ad assumere ma si trovano ad affrontare una sfida importante: quasi la metà delle competenze richieste risulta introvabile sul mercato del lavoro. A marzo 2024, su un totale di 447 mila posti vacanti, ben il 47,8% è stato difficile da colmare.Le oltre 17.000 aziende associate a Confcooperative forniscono occupazione a circa 540.000 persone e potrebbero incrementare ulteriormente il loro organico con l’assunzione di altre 30.000 risorse qualificate. Tuttavia, la realtà mostra come queste opportunità rimangano inutilizzate a causa della mancanza di profili professionali adeguati alle esigenze del mercato del lavoro odierno.La sfida per l’Italia consiste dunque nel favorire un’adeguata formazione professionale che sia in grado di rispondere alle richieste delle imprese e garantire una maggiore integrazione tra domanda e offerta lavorativa. Solo così sarà possibile sfruttare appieno il potenziale occupazionale del Paese e contrastare efficacemente il fenomeno della disoccupazione strutturale che attualmente lo caratterizza.
Sfida dell’occupazione in Italia: la necessità di formare figure professionali adatte al mercato del lavoro.
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