Borse europee in crisi per l’instabilità geopolitica e nuovi dazi Usa.

Le Borse europee oscillano tra incertezze e timori di una nuova spirale di instabilità, mentre l’attenzione dei mercati è tutta concentrata sulla prospettiva di nuovi dazi che potrebbero essere applicati da Washington. La visita del Presidente Trump a Riad ha destato scalpore e la riunione con il presidente siriano al-Sharaa non sembra essere un’innocua gita diplomatica, ma piuttosto un tentativo di ricompattare gli interessi americani nel Mediterraneo.Nel frattempo i mercati azionari del Vecchio Continente mostrano una cautela quasi generalizzata: lo stoxx 600 perde l’1% con i titoli tecnologici in testa alla classifica dei perdenti. A Milano, il FTSE MIB oscilla sulla parità, mentre Francoforte cede lo 0,24% e Parigi lo 0,52%. Madrid invece riesce a segnare un modesto +0,34%, così come Londra (+0,12%). Ma l’indice che più di tutti attira l’attenzione è lo spread tra i titoli di Stato tedeschi e italiani: in flessione sulle basse quote da settembre e ottobre 2021 e in rapida oscillazione sui minimi storici.La settimana si sta chiudendo con una sensazione di incertezza che non risparmia neanche le materie prime. Il gas naturale perde oltre l’1% di valore e si ferma poco sopra i 35 euro al megawattora, mentre il petrolio è in flessione con il wti a cedere lo 0,4% a 63,2 dollari e il brent a superare appena la soglia dei 66 dollari al barile (+0,6%). L’euro invece si apprezza sul dollaro, raggiungendo un nuovo massimo storico con una quotazione di 1,12 sul biglietto verde.