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Silvia Salis: Da atleta olimpica a dirigente del CONI

Silvia Salis, nata nel 1985, incarna una traiettoria atlettica e professionale che trascende i confini del singolo sport.

La sua figura, profondamente radicata nel lancio del martello, testimonia la dedizione, la disciplina e la resilienza necessarie per raggiungere l’eccellenza nel panorama olimpico.

La sua carriera sportiva, costellata da dieci titoli nazionali, ha visto la sua presenza ai Giochi di Pechino (2008) e Londra (2012), momenti apicali che hanno consacrato il suo talento a livello internazionale, proiettando l’atleta e l’Italia nel firmamento del atletismo mondiale.

Il lancio del martello, disciplina tecnica e spettacolare che richiede una miscela unica di forza, agilità, coordinazione e sensibilità tattica, è stato il palcoscenico delle sue gesta più memorabili.
Oltre alla pura abilità fisica, Salis ha dimostrato una profonda comprensione della biomeccanica del gesto atletico, affinando costantemente la sua tecnica e il suo approccio mentale alla competizione.

La sua carriera non è stata esente da sfide; la competizione ad altissimi livelli richiede un continuo confronto con sé stessi e con avversari agguerriti, richiedendo una solida resilienza psicologica.
Il 2016 ha segnato una svolta significativa: il ritiro dall’attività agonistica.
Tuttavia, questo non ha rappresentato una fine, ma piuttosto un passaggio a una nuova fase professionale.
L’esperienza accumulata negli anni di competizione, la profonda conoscenza del sistema sportivo italiano e la sua leadership naturale l’hanno portata ad abbracciare un ruolo di responsabilità all’interno del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI).

La sua nomina a Vicepresidente Vicaria del CONI nel 2021 è un riconoscimento tangibile del suo valore e della sua capacità di contribuire attivamente alla gestione e allo sviluppo dello sport italiano.
Questa posizione, di notevole importanza, le offre l’opportunità di influenzare le politiche sportive, promuovere l’eccellenza, supportare gli atleti e favorire la diffusione dei valori olimpici, come la fair play, il rispetto, l’amicizia e il coraggio.
L’ascesa di Silvia Salis, da atleta olimpica a dirigente sportivo di alto livello, rappresenta un esempio ispiratore per le nuove generazioni di atleti italiani, dimostrando che la passione per lo sport può generare percorsi professionali ricchi di soddisfazioni e opportunità di crescita, al di là dei confini del rettangolo di gara.

Il suo impegno attuale nel CONI evidenzia l’importanza di creare un sistema sportivo inclusivo, equo e sostenibile, capace di valorizzare il talento e di promuovere i benefici dello sport per la società nel suo complesso.

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