Il sistema imprenditoriale della regione Friuli-Venezia Giulia sembra aver superato le sfide legate all’instabilità geo-economica e ai nuovi dazi, grazie alla sua capacità di reagire e adattarsi alle mutate condizioni del mercato globale. Il recente Osservatorio semestrale sull’economia, presentato dalla Camera di commercio di Pordenone-Udine, ha evidenziato un quadro complessivo di resilienza e dinamismo, nonostante le incertezze globali.Secondo gli dati analizzati dall’ente camerale su base Istat, l’esportazione regionale nel 2024 è aumentata dello 0,2% rispetto al 2023, a fronte di una diminuzione del -5,2% se si esclude la cantieristica navale. Tuttavia, se ci si concentra sull’Unione Europea (Ue), l’esportazione regionale è scesa del 2,2% nel corso dell’ultimo anno, con un aumento invece di quello diretto verso area extra Ue (+3%). Il principale partner commerciale del Friuli-Venezia Giulia sono gli Stati Uniti d’America (Usa), che rappresentano il 12,2% dell’esportazione totale della regione, mostrando una riduzione del 1,2% nel 2024 rispetto al 2023. In questo senso, è da notare la forte riduzione delle esportazioni pari a -29 milioni di euro con Udine che registra un aumento dello +8%, mentre Pordenone evidenzia un incremento più marcato del +12,9%. Il comparto navale rappresenta ancora una volta il 42,5% dell’esportazione totale regionale (985 milioni), mostrando un calo del -5,8% nel corso del 2024.La crescita nell’export si registra invece per i macchinari (+10,6%), i mobili (+13,4%) e gli alimenti e le bevande (+21,6%). In particolare, il settore vini e alcolici raggiunge la cifra record di 65,1 milioni (+7,3% sul 2023), mentre il comparto moda incassa 3,6 milioni di euro e quello farmaceutico si attesta a 2,7 milioni. L’analisi dei dati riporta inoltre che tra il 2019 e il 2024 i mercati destinazione extra Ue con l’esportazione più elevata del Friuli-Venezia Giulia sono stati l’Inghilterra (+89,8%), la Svizzera (+385,1%) e il Qatar (+2.402,1%), principalmente a causa della cantieristica navale; per quanto riguarda i macchinari, le nazioni più elevate in crescita sono la Turchia (+80,3%), l’Arabia Saudita (+148,1%), il Messico (+160,2%) e il Brasile (+113%).