La recente inversione di marcia riguardo ai dazi avvenuta ieri sera mette in luce la complessità con cui gli investitori e i mercati devono operare, in un contesto turbato dall’incertezza dell’amministrazione americana. Inoltre, la Germania del futuro cancelliere Friedrich Merz ha presentato un ambizioso piano di stimolo che potrebbe riversare tra 1.500 e 1.700 miliardi di euro nell’economia europea nei prossimi dieci anni, con effetti positivi che si estenderanno anche al resto del continente. Questa svolta epocale solleva la pressione sulla Banca Centrale Europea per continuare a ridurre i tassi di interesse. Nel comunicato rilasciato ieri, Francoforte ha cambiato tono: la politica monetaria sta gradualmente diventando meno restrittiva, segnalando una possibile transizione verso politiche più accomodanti.Christine Lagarde non ha mai menzionato direttamente Trump nella conferenza stampa successiva alla riunione del Consiglio direttivo della BCE, ma è evidente che quando ha parlato ripetutamente dell’incertezza che offusca le prospettive economiche, si riferisse anche alle minacce del presidente statunitense di imporre pesanti dazi all’Europa. L’incertezza regna sovrana ovunque e comporta rischi diffusi in tutti i settori, come sottolineato da Lagarde che ha ribadito come i dazi rappresentino un ostacolo su tutti i fronti.Tuttavia, l’orizzonte oscurato dalla incertezza costringe la BCE ad agire con prudenza. Pertanto, se i dati indicheranno la necessità di tagliare ulteriormente i tassi di interesse, ciò sarà fatto caso per caso. Lagarde ha chiarito che se sarà necessario fare una pausa nelle azioni di politica monetaria, questa decisione verrà presa senza esitazioni.Riguardo al piano annunciato da Merz per la Germania nei giorni scorsi, Lagarde ha sottolineato l’importanza di questo programma insieme all’ampio piano della Commissione ReArm Eu…