La Libia si è imposta come un modello di cooperazione con la giustizia internazionale accogliendo la Corte Penale Internazionale (CPI) per indagare sulle violazioni dei diritti umani e sui crimini di guerra avvenuti nel Paese a partire dal 2011. Questa scelta rappresenta un momento storico importante sia per le Nazioni Unite, che hanno sottolineato l’importanza del riconoscimento della giurisdizione della CPI, sia per il popolo libico, che ha avuto la possibilità di vedere finalmente giustizia per i crimini commessi in nome dello Stato. Tuttavia, nonostante questo passo importante in direzione della cooperazione internazionale, ci sono ancora molti ostacoli da superare prima che l’istituzione possa effettivamente condurre le indagini e processare eventuali colpevoli.