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venerdì, 16 Maggio 2025
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Merck Italia: il manifesto per l’umanizzazione delle cure in Oncologia

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15 maggio 2025 – 14:38

Napoli, 15 giugno 2023 – Merck Italia ha lanciato un importante manifesto per l’umanizzazione delle cure in Oncologia, con l’obiettivo di valorizzare il benessere complessivo del paziente al centro del percorso terapeutico. L’iniziativa è stata presentata ieri a Piazza Plebiscito a Napoli da alcuni tra i massimi esperti italiani e internazionali in Oncologia.Tra questi, Sandro Pignata, primario dell’Istituto Tumori di Napoli Pascale e responsabile della rete oncologica campana; Paolo Ascierto, capo del Dipartimento di Immunoterapia dei tumori e uno degli esperti più autorevoli mondiali contro il melanoma; Fortunato Ciardiello, ordinario di Oncologia alla Vanvitelli ai vertici della Società Scientifica Europea e Ugo Trama, funzionario regionale del settore farmaceutico.”Nonostante i progressi in campo oncologico, il cancro continua a rappresentare un grave impatto per il nostro Paese”, ha sottolineato Ascierto. “In Italia nel 2024 si prevede che ci saranno 390.000 nuove diagnosi di tumore (più di 1000 casi al giorno) con 214.000 nuovi casi negli uomini e 175.000 nelle donne. È per questo che è fondamentale puntare sulla prevenzione e la ricerca per trattamenti efficaci come si è riusciti a fare nel melanoma, dove gli ultimi anni hanno permesso di cambiare la storia clinica della malattia e di approcciare in modo innovativo anche i tumori difficili da trattare.”Gli esperti sottolineano l’importanza di puntare sulla prevenzione e sulle nuove terapie innovative, come l’immunoterapia e i farmaci biologici. “In questo senso Merck Italia ha realizzato il Manifesto per l’umanizzazione delle cure in Oncologia”, spiegato Pignata. “Il nostro obiettivo è quello di mettere a punto azioni specifiche e concrete, grazie alla collaborazione di tutti gli attori coinvolti.”La Rete oncologica campana (ROC) rappresenta un esempio virtuoso per la gestione dei pazienti oncologici. “Abbiamo iniziato la nostra ricerca a metà degli anni ’80”, racconta Merck – “e abbiamo introdotto il nostro primo trattamento in Italia, un farmaco per la terapia del carcinoma del colon retto, nel 2004. Uno spirito pionieristico che ci ha spinto ad investire risorse significative in Ricerca e Sviluppo.”La ROC comprende 11 Centri oncologici di riferimento, 7 Aziende sanitarie locali (Asl) e le Case di cura accreditate. In ciascuna azienda e fra le aziende, sono stati attivati Gruppi oncologici multidisciplinari (Gom) che prendono in carico i pazienti, indirizzandoli verso il percorso diagnostico e terapeutico più adeguato. “L’introduzione della piattaforma digitale ha reso possibile un approccio sistematico e integrato”, spiega Pignata – “ottimizzando la gestione dei percorsi diagnostico-terapeutici e monitorando costantemente le performance del sistema. I risultati ottenuti, in particolare la riduzione dei tempi di attesa e l’aumento della capacità di presa in carico, testimoniano il successo della Roc nell’affrontare le sfide oncologiche regionali e nel migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema sanitario campano.”In sintesi, la Rete Oncologica Campana (Roc) rappresenta un modello innovativo per il trattamento delle malattie oncologiche, che valorizza l’integrazione tra clinici e strutture sanitarie locali. “Non si può affermare che questa rivoluzione abbia determinato una peggiore qualità della presa in carico dei pazienti”, conclude Pignata – “sapendo di mentire e rischia di vanificare gli immani sforzi di tutti i professionisti della Rete oncologica campana.”

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