lunedì 28 Luglio 2025
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Campus Privato a Macerata: Giovani Democratici Contrari e Università Silenziose

La proposta di istituire un campus privato, Link Campus, a Macerata, solleva interrogativi profondi sul futuro del sistema educativo marchigiano e sull’impegno delle istituzioni locali.

I Giovani Democratici di Macerata esprimono una ferma opposizione a questa iniziativa, denunciando un potenziale tradimento nei confronti delle due università pubbliche che rappresentano il tessuto intellettuale e culturale della provincia: l’Università di Macerata (Unimc) e l’Università di Camerino (Unicam).
La critica principale non si concentra esclusivamente sulla natura privata dell’ateneo, bensì sull’incoerenza di una politica regionale e comunale che sembra privilegiare interessi economici a discapito del diritto allo studio e del valore intrinseco dell’istruzione pubblica.

L’associazione sottolinea come la presenza di proprietari con precedenti giudiziari, legati al progetto Link Campus, amplifichi le preoccupazioni relative alla serietà e alla trasparenza dell’iniziativa.
L’Università di Macerata e l’Università di Camerino incarnano un patrimonio di eccellenza accumulato nel tempo, con un impatto significativo sullo sviluppo socio-economico del territorio.

Queste istituzioni meritano non solo il sostegno finanziario, ma anche politiche di potenziamento che ne favoriscano la crescita e l’innovazione, piuttosto che essere messe a confronto con una competizione sleale, alimentata da una visione puramente commerciale dell’istruzione superiore.

Il silenzio delle due università è percepito come un’omissione gravissima di fronte a una decisione che ne potrebbe compromettere l’autonomia e la missione educativa.
I Giovani Democratici invitano esplicitamente Unimc e Unicam a prendere posizione, a difendere il ruolo primario che ricoprono nella formazione delle nuove generazioni e nella ricerca scientifica.

L’obiettivo non è promuovere un’élite universitaria, ma garantire un accesso equo e inclusivo all’istruzione superiore per tutti i cittadini marchigiani.
Le priorità dovrebbero essere rivolte a incrementare le borse di studio, a migliorare le condizioni abitative per gli studenti fuori sede, e a investire in infrastrutture e risorse che favoriscano il diritto allo studio.

La vera ricchezza di una regione non si misura con la presenza di atenei privati, ma con la capacità di offrire opportunità formative di qualità a tutti, senza discriminazioni e privilegi.
La difesa del sistema universitario pubblico è un atto di responsabilità verso il futuro delle Marche.

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