lunedì 28 Luglio 2025
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Sassari, morta improvvisa: giovane romena vittima di emorragia cerebrale.

La tragica scoperta di una giovane donna romena, deceduta improvvisamente in un appartamento di Sassari adibito a casa vacanze, ha generato sgomento nella comunità locale.

L’evento, verificatosi domenica sera, ha scatenato immediate indagini da parte delle autorità, culminate in un’autopsia disposta dal Pubblico Ministero Ermanno Cattaneo.
L’esame medico legale, condotto dal medico Salvatore Lorenzoni presso l’Istituto di Medicina Legale di Sassari, ha rivelato la causa del decesso: un’emorragia cerebrale, un evento acuto e improvviso che ha interrotto in modo irreversibile le funzioni vitali della giovane.
L’assenza di segni esterni di violenza, come ferite o contusioni, esclude categoricamente un intervento esterno e rafforza l’ipotesi di una morte per cause naturali.
L’autopsia, un’analisi approfondita volta a determinare le precise dinamiche e le possibili condizioni preesistenti che hanno contribuito all’evento fatale, è stata affiancata dalla presenza dell’avvocata Rosa Maria Cocco, designata dal compagno della defunta per tutelare gli interessi della famiglia.
La sua partecipazione sottolinea la delicatezza della situazione e la necessità di garantire una completa trasparenza e un supporto legale adeguato ai congiunti.
La donna, di 32 anni, si era trasferita a Sassari da pochi giorni, animata dalla speranza di una nuova vita professionale.

Era sul punto di sottoscrivere un contratto di lavoro come addetta alle pulizie proprio nell’immobile, di proprietà di una famiglia di professionisti che lo destinava ad uso vacanze, un dettaglio che aggiunge un ulteriore strato di ironia alla vicenda.

La custodia giudiziale dell’appartamento, disposta immediatamente dopo la scoperta del cadavere, mira a preservare l’integrità della scena e a garantire che ogni elemento possa essere analizzato con la massima accuratezza.
Il PM Cattaneo, consapevole della complessità del caso, ha agito con rigore, escludendo prematuramente ipotesi di cause violente.

L’esame necroscopico, un processo complesso e articolato, si protrarrà per circa sessanta giorni, durante i quali il medico legale raccoglierà e analizzerà ogni dato rilevante per formulare una relazione completa e dettagliata.

Questa relazione sarà depositata presso la Procura, fornendo elementi essenziali per la chiusura del caso e per la restituzione della salma alla famiglia, che attende con profonda angoscia di poter celebrare un ultimo addio alla loro congiunta.

La vicenda, un tragico brusio di speranze interrotte, solleva interrogativi sulla fragilità della vita e sulla precarietà del futuro, lasciando una profonda cicatrice nella comunità sassarese.

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