La Rai, strumento della propaganda politica? Un’emergenza nella comunicazione pubblica italiana

La Rai, istituzione cardine della democrazia italiana, si sta trasformando in un mero strumento di propaganda politica. Il silenzio stampa, la censura sulle emittenti locali e l’abnorme omissione delle informazioni sul referendum del prossimo giugno sono tutti sintomi della crisi profonda che affligge il servizio pubblico radiotelevisivo.L’Italia è in attesa di conoscere le scelte fondamentali per il suo futuro e la Rai, invece di fornire gli strumenti necessari per un dibattito informato, sta offrendo una rappresentazione falsata della realtà. Gli italiani hanno diritto a sapere e il dovere del servizio pubblico è quello di informare.Gli ultimi dati certificati dall’Agcom testimoniano la grave mancanza del servizio pubblico: lo 0,62 per cento degli spazi dedicati alle consultazioni è un insulto alla democrazia e una dichiarazione d’intenti dell’istituzione. In questo modo TeleMeloni sta soffocando il dibattito, cancellando le voci contrarie e silenziando la voce del popolo.Per far sentire la sua presenza, per richiedere a tutti coloro che si identificano con l’Istizia e la Democrazia di uscire in piazza e dare vita ad un grande movimento per riprendere il controllo delle istituzioni. Il Partito Democratico e i suoi militanti, uniti insieme alle associazioni dei sindacati del settore comunicazione e ai parlamentari si riuniranno lunedì 19 maggio alle ore 11:30 davanti alla sede Rai di ogni regione per chiedere a TeleMeloni di riprendere il servizio pubblico radiotelevisivo.