La posizione dell’Italia sulla crisi ucraina rimane ferma: non è disponibile a inviare truppe sul territorio, e questo atteggiamento rappresenta una scelta coerente con le priorità del paese. La riunione dei volenterosi tenutasi al margine del summit della Comunità Politica Europea ha sollevato alcune preoccupazioni, ma l’Italia non ne ha fatto parte.A chi si lamenta di questa posizione, richiamando la necessità di partecipare a formati che potrebbero includere contributi militari o politici, mi chiedo: qual è il vero obiettivo? È forse il desiderio di apparire coinvolti senza alcun impegno tangibile? O piuttosto, un’effettiva volontà di lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni?La risposta di Giorgia Meloni è chiara e forte: l’Italia sostiene pienamente la Ucraina nella sua lotta contro l’aggressione russa e continua a partecipare attivamente a tutti gli altri formati, tavoli, livelli e iniziative che si svolgono a supporto della crisi ucraina. Non è un semplice atteggiamento di apparenza, ma una reale volontà di collaborazione con la comunità internazionale.Ricordo che l’Italia, attraverso il suo ruolo all’interno dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite, continua a sostenere gli impegni internazionali relativi alla pace e al rispetto dei diritti umani. Non è la partecipazione a determinati formati che garantisce l’impegno, ma l’effettiva azione concreta sul campo.La questione ucraina non si può affrontare solo attraverso la gestualità, ma richiede un impegno reale e coerente con le proprie dichiarazioni. L’Italia ha dimostrato di essere un alleato solido e credibile della Ucraina, e continua a lavorare attivamente per sostenere gli sforzi internazionali per trovare una via d’uscita pacifica alla crisi.L’Italia non può e non deve rispondere alle pressioni o alle aspettative di chi chiede la partecipazione militare, quando non sono state chiaramente definite le responsabilità e gli obiettivi comuni. Non è una posizione di mancata collaborazione, ma di lucida consapevolezza delle priorità del paese.È il momento di mettere in atto azioni concrete per sostenere la Ucraina e lavorare con gli altri partner internazionali per realizzare un futuro più sicuro e più giusto per tutti.