17 maggio 2025 – 09:09
Il caso dell’ospedale Civico di Palermo si è trasformato in un drammatico scenario di violenza e disordine, quando un giovane di 21 anni ha colpito con un pugno un medico impegnato al pronto soccorso. La scena si era già resa tristemente familiare per la città poche ore prima, quando il minorenne fratello dell’aggressore aveva investito con uno scooter un pedone in via Buonriposo, lasciando quest’ultimo in condizioni gravissime in neurochirurgia.La notte che ha visto l’investimento e poi la successiva aggressione al medico è stata segnata dalla presenza di parenti del minorenne all’ospedale Buccheri La Ferla, dove era stato trasferito per le consulenze in chirurgia plastica. Il padre e la madre del minore erano stati ammessi senza problemi nell’area critica, ma il fratello maggiore è entrato in contrasto con il medico di guardia, che gli aveva richiesto di abbassare la voce due volte per non disturbare il lavoro degli operatori sanitari e dei pazienti. La risposta dell’uomo fu un pugno che ha colpito il medico, lasciandolo con una ferita al volto da otto punti di sutura.L’episodio ha riaperto il dibattito sulla sicurezza negli ospedali e sulla gestione dei pazienti. Mentre l’uomo è stato arrestato per lesioni gravissime e interruzione di pubblico servizio, la sua famiglia è stata al centro dell’attenzione della città con un caso che ricorda quanto sia complesso il rapporto tra i sanitari e le persone in stato di agitazione o in momenti di crisi personale.
