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domenica, 18 Maggio 2025
HomeAostaIl caos nel carcere di Brissogne: incendio, violenza e intossicazioni
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Il caos nel carcere di Brissogne: incendio, violenza e intossicazioni

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Nella notte scorsa, un’onda d’urto di violenza ha travolto le mura del carcere di Brissogne, a pochi passi dalle imponenti vette dell’Aosta. La causa scatenante è stata un incendio che, con tutta probabilità, ha avuto inizio nelle sezioni A1 e C1 del piano terra, dove sono ristretti detenuti comuni di regime ordinario. Secondo i primi rapporti, l’incendio ha intaccato non soltanto gli immobili dell’edificio ma anche la psiche dei carcerati che, in stato di agitazione crescente, hanno intrapreso una diretta azione contro le guardie penitenziarie. Le conseguenze sono state immediate e gravi: cinque appartenenti alla polizia penitenziaria si sono trovati intossicati dai fumi tossici prodotti dall’incendio, uno dei quali è rimasto in condizioni più critiche di quanto non sia stato riferito inizialmente. Questo evento drammatico rappresenta l’innesco di una rivolta che si è sviluppata in tutta la sua violenza nel carcere di Brissogne, facendo emergere con chiarezza lo stato di insicurezza e di incertezza che pervade le istituzioni carcerarie italiane. Il sindacato Osapp ha espresso il suo dissenso sull’intero episodio, evidenziando una serie di irregolarità e problemi organizzativi già emersi dalle ore più antiche del giorno prima, quando i detenuti comuni avevano iniziato a manifestare i loro malumori. Infatti, sempre a partire dalle 19 di ieri sera, subito dopo la chiusura delle celle nelle sezioni A1 e C1 del primo piano, i carcerati avevano intrapreso un atteggiamento di disordine, anticipando in questo modo l’esplodere della vera e propria rivolta notturna.

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