“Ìsulas de s’Ìsula”: un canto di resistenza e memoria dalle coste del Sulcis.
Il Terra Lenta Film Fest di Pignola, in Basilicata, accoglierà il 25 luglio un documentario che si configura come un’immersione profonda nelle radici e nelle sfide di una comunità sarda: “Ìsulas de s’Ìsula”, diretto dall’autore indipendente Lorenzo Sibiriu.
Il film, già apprezzato in Israele e a Nuoro, si propone come un’opera significativa nel panorama cinematografico impegnato, focalizzandosi non solo sulla tutela ambientale, ma anche sulla salvaguardia della memoria collettiva e sull’identità culturale.
“Ìsulas de s’Ìsula” non è semplicemente un reportage sull’arcipelago del Sulcis, ma un’esplorazione complessa delle dinamiche che plasmano l’esistenza di chi vi abita.
Attraverso le voci e le vite dei pescatori e delle pescatrici artigianali, il documentario svela un territorio segnato da contraddizioni: una crisi settoriale profonda, l’impronta ineludibile della presenza militare, le ferite lasciate da attività industriali ad alto impatto e la pressione del turismo di massa.
Queste forze esterne, apparentemente inarrestabili, si scontrano con la tenace volontà di una popolazione che ha scelto di mantenere il mare come punto di riferimento, come orizzonte vitale e simbolo di resistenza.
Il film trascende la semplice narrazione di una crisi, elevandosi a riflessione antropologica sul concetto di mito, sul valore del lavoro e sulla lotta per un futuro sostenibile.
Sibiriu intesse sapientemente narrazioni personali e collettive, offrendo uno spaccato vivido e commovente di una comunità che, pur rischiando l’oblio, rifiuta di cedere al silenzio.
Il documentario si rivela quindi un atto d’amore verso un territorio e verso le persone che lo abitano, un grido di speranza che risuona attraverso le immagini e le parole dei protagonisti.
L’impegno artistico del regista si riflette anche nella scelta di coinvolgere un team di maestranze prevalentemente sarde, un gesto che sottolinea la volontà di valorizzare le competenze locali e di preservare l’autenticità del racconto.
La colonna sonora, composta dagli artisti dell’arcipelago Matteo Leone e Stefano Manconi, arricchisce ulteriormente l’esperienza sensoriale, creando un paesaggio sonoro intimo e profondamente radicato nei luoghi, capace di evocare l’essenza stessa del Sulcis.
“Ìsulas de s’Ìsula” è un progetto nato dal basso, sostenuto da un network di enti e privati che credono nell’importanza di promuovere una cultura della sostenibilità e della memoria.
Il contributo della Regione Sardegna, unito al sostegno di istituzioni come la Società Umanitaria – Cineteca Sarda, Italia Nostra Sardegna e la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Iglesias, ha permesso di realizzare un documentario che si propone come un esempio di cinema partecipativo e responsabile.
La campagna di crowdfunding, che ha visto il coinvolgimento di sostenitori da tutto il mondo, testimonia l’interesse globale per le storie di resilienza e di difesa del territorio.
Lorenzo Sibiriu, con il suo lavoro, continua a dedicarsi all’etnografia del paesaggio e della memoria, offrendo al pubblico uno sguardo privilegiato su realtà spesso marginali, ma fondamentali per comprendere l’identità culturale del nostro tempo.