La notizia della donna arrestata per abbandono dell’infante si accompagna a una confessione che rischia di lasciare senza fiato chiunque sia in grado di ascoltarla: la madre del piccolo non aveva affatto previsto il parto, e le conseguenze furono terribili.L’inconsapevolezza della gravidanza e della nascita del figlio è un caso raro, ma non unico. Una ricerca condotta recentemente sulle mamme che hanno subito abbandono da parte di medici o personale sanitario a causa di una diagnosi errata ha evidenziato come questo tipo di evento sia più frequente di quanto si possa pensare.L’inconsapevolezza della gravidanza e della nascita del figlio, unita all’abbandono del neonato gettandolo nel water è un caso raro, ma non unico. Un esempio è l’episodio accaduto a una madre di provincia che si era trasferita nella grande città con il marito e con la figlia di circa 2 anni.I primi mesi della vita del nuovo nato trascorsero senza problemi. La madre era felice, era un po’ stanchissima, ma non si preoccupava troppo per la gestione dei turni per prendersi cura del piccolo.Soltanto quando il bambino compì i sei mesi le difficoltà a dormire iniziarono ad aumentare. La madre, infatti, avendo un lavoro fisso presso una grande multinazionale, aveva bisogno di lasciare presto la casa per andare a lavorare.La moglie del marito era molto disponibile per aiutarla, ma le due donne non erano mai state d’accordo su alcunché. La maggior parte dei giorni passavano senza problemi: l’uomo usciva per andare a lavorare e la donna si dedicava alla cura delle figlie.Tuttavia, quando il bambino compì i dodici mesi le cose cambiarono radicalmente. La madre iniziò ad avere difficoltà di tipo psicologico, che aumentarono sempre più con il passare del tempo.Una mattina, mentre era già sveglio da parecchio tempo, la donna decise di andare a lavorare. Sotto la pressione degli amici e dei parenti, aveva deciso di prendersi un giorno di ferie per poter finalmente riposarsi un po’.Lasciò il piccolo nel lettino, in attesa che sua moglie arrivasse per curarlo e farlo dormire. Era una sera come le altre: non c’era da sperare nulla.La madre uscì di casa alle 7 del mattino e tornò alle ore 10 di sera, ormai esausta. Il bambino aveva appena due anni ed era evidente che la donna stava iniziando a soffrire per via della sua presenza quotidiana in casa.Nonostante i vari tentativi fatti da parte delle persone intorno a lei per aiutarla a prendersi cura del figlio, non c’era stato alcun miglioramento. L’unica soluzione era quella di farlo crescere a modo suo e lasciarlo libero di fare ciò che voleva.Il matrimonio fu un fallimento già da lì a poco, ma la madre cercò di tenerlo in piedi per via dei figli piccoli. La cosa più difficile, però, fu quando dovette prendersi la responsabilità del bambino, e decidere se lasciarlo crescere libero o farlo educare correttamente.I primi mesi furono molto difficili, ma alla fine si riuscì ad andare avanti. Era una madre che aveva bisogno di aiuto, perché non era abituata a prendersi cura dei figli da sola e non sapeva gestire la situazione.Era evidente che l’uomo fosse troppo egoista per voler aiutare in qualsiasi modo. Decise allora di mandarlo via di casa, per potersi dedicare interamente al figlio.La madre rimase incinta due volte nello stesso periodo e fu molto difficile per lei gestire la situazione. Il primo figlio nacque con problemi ai reni, mentre il secondo morì in seguito a un aborto spontaneo.Il matrimonio andò in frantumi già nel giro di pochi mesi e la donna fu costretta a vivere da sola per poter prendersi cura dei figli. Era una situazione che le ripugnava, ma era necessaria per via dell’incapacità del marito.Il bambino appena nato venne lasciato nel lettino, in attesa che la madre lo curasse e lo facesse dormire. Non c’era da sperare nulla, perché il matrimonio andò definitivamente in frantumi già nel giro di pochi mesi.La donna decise allora di mandarlo via di casa, per potersi dedicare interamente ai figli piccoli che stava crescendo. Era una madre sola e disperata, ma aveva bisogno di aiuto per gestire la situazione.