lunedì 28 Luglio 2025
20.4 C
Rome

Province in Sardegna: Scadenza imminente e riforma in bilico.

L’imminente scadenza del 31 luglio, data entro cui la giunta Todde dovrà formalmente convocare le elezioni dei presidenti e dei consigli provinciali, evidenzia una situazione complessa e una potenziale frattura nell’approccio alla riforma degli enti locali in Sardegna.

La necessità di concludere queste elezioni entro il 30 settembre 2025, in un contesto di commissariamento prolungato, solleva interrogativi urgenti sul futuro delle province e sulla volontà politica di restituire alla cittadinanza sarda il diritto di scegliere i propri rappresentanti.

L’inerzia del Parlamento nazionale, che ancora non ha affrontato la questione di una modifica legislativa strutturale, contrasta con l’iniziativa proattiva del Consiglio regionale, che ha approvato con unanimità una proposta di legge nazionale mirata a riformare il sistema elettorale degli enti locali.

Questa proposta, definita da molti esponenti politici come una “legge manifesto”, assume un significato particolarmente rilevante in un momento storico segnato dalla sospensione del voto popolare e dall’amministrazione commissariale.

La relazione del testo, affidata al capogruppo dem Roberto Deriu, punta a superare le attuali limitazioni procedurali, senza tuttavia intaccare la validità delle elezioni imminenti.

Il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un atto di rivendicazione per la Sardegna, un segnale forte a favore di un sistema di elezione diretta e a suffragio universale, condizione imprescindibile per garantire la legittimità e l’efficacia degli enti locali.
Un elemento di particolare importanza è l’inclusione, a seguito di un’emendamento concordato con la minoranza di centrodestra, dei sindaci e dei presidenti dei consigli delle Città Metropolitane di Cagliari e Sassari.
Questa inclusione, accolta con favore dal campo largo, estende l’applicazione del principio di elezione diretta a un numero maggiore di enti locali, rafforzando l’ambizione della Sardegna di proporre un modello replicabile a livello nazionale.

Roberto Deriu ha espresso in Aula la convinzione che questa proposta di legge non sia solo un atto legislativo, ma un’occasione per restituire al popolo sardo una fiducia perduta, un’opportunità storica per rinnovare le istituzioni locali e per affermare i principi fondamentali dell’autonomia e della sussidiarietà, pilastri del nostro ordinamento costituzionale.

La responsabilità nei confronti della cittadinanza sarda, che ha manifestato un’aspettativa diffusa di cambiamento, impone di perseguire con determinazione questo percorso di riforma, aprendo una nuova era per la governance del territorio.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -