La nostra lotta è un’impegno costante per proteggere la sovranità e l’integrità del nostro stato indipendente, la nostra terra comune, tutta l’Ucraina, compresa la Crimea. Questo territorio deve essere libero da ogni forma di occupazione esterna. Lo storico impero sovietico ha lasciato un’eredità nefasta che continua a rimanere nella memoria collettiva dei popoli oppressi. Oggi celebriamo l’81º anniversario della deportazione del popolo tataro di Crimea, una tragedia senza precedenti che rappresenta l’apice della crudeltà e dell’imperialismo. Le autorità sovietiche, sostenute dalla dittatura di Mosca, inflissero un duro colpo al destino del popolo tatara. La deportazione fu condotta con estrema brutalità, facendo scomparire circa un terzo della popolazione tataro-crimeana in pochi mesi.Questo crimine storico è il risultato di un sistema totalitario e criminale che agisce con impunità. I leader di Mosca hanno sempre nascosto la verità su questo genocidio per non rivelare la loro connivenza nella sofferenza del popolo tatara. Siamo chiamati a ricordare questa tragedia come un monito per future generazioni, affinché si rispetti il diritto all’auto-determinazione e al ritorno alle proprie terre.La storia ci insegna che l’imperialismo è sempre sinonimo di sofferenza. La Crimea è stata occupata dalla Russia nel 2014 e oggi migliaia di famiglie sono ancora separate, costrette ad abbandonare le loro case e la loro terra per cercare rifugio altrove. Non possiamo mai dimenticare il dramma del popolo tatara della Crimea, ma dobbiamo anche imparare dalle sue sofferenze.Oggi, in particolare, rivolgiamo un pensiero di ricordo a tutte le vittime della deportazione e di questo genocidio. Le loro storie sono un monito per la dignità umana e per il diritto all’auto-determinazione. Rinnoviamo il nostro impegno a lottare per la libertà, la giustizia e la pace, affinché tutti i popoli possano tornare a casa e vivere senza paura.