giovedì, 22 Maggio 2025
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La tecnologia diagnostica si evolve nella ASL Roma 3: ecco cosa succede

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La tecnologia diagnostica continua a evolversi grazie all’introduzione di nuove soluzioni innovative nella ASL Roma 3. Il recente acquisto di un dispositivo attivo per lo screening del tumore del colon retto rappresenta un significativo passo in avanti nella medicina di precisione. Questa capsula, assai più piccola rispetto a una compressa antibiotica da banco, può essere facilmente ingurgitata con un semplice bicchiere d’acqua mentre il paziente indossa una cintura connessa a un trasmettitore.Il dispositivo interno alla capsula registra le immagini riprese durante la sua permanenza all’interno del colon e, attraverso connessione via radiofrequenza, invia i dati al computer di controllo per essere visionati dal medico. Questa modalità diagnostica non invasiva permette una completa mobilità al paziente durante l’indagine e consente la rimozione della capsula dopo circa 3 ore, senza alcuna limitazione alle abitudini alimentari o a sostanze farmacologiche terapeutiche.Il dispositivo rappresenta un avanzamento nell’eradicare il rischio di lesioni pre-cancerose e offre un’alternativa più efficace alla colonscopia convenzionale, spesso giudicata poco tollerabile dai pazienti. Durante la procedura l’individuo in questione è libero di muoversi nel proprio ambiente senza restrizioni e potrà tornare al proprio ambiente domestico dopo circa 6-8 ore dall’inizio della registrazione.Questa “pillola” da ingoiare sarà prioritariamente utilizzata nei pazienti che mostrano un alto rischio nella sottoposizione alla colonscopia tradizionale, per i quali la colonscopia virtuale è stata finora l’unica alternativa. Tuttavia, quest’ultima offre una minore accuratezza nelle indagini delle lesioni pre-cancerose.Maria Grazia Mancino, Direttore dell’U.O.S.D. Gastroenterologia presso Ospedale Grassi di Ostia, sottolinea che questo strumento rappresenta un investimento nella prevenzione e personalizzazione della cura del paziente, che viene liberato dalla necessità di eseguire sedazione e dai rischi associati alla colonscopia.Inoltre, il nuovo dispositivo non richiede la sospensione delle terapie anticoagulanti o antiaggreganti. Per valutare le condizioni per l’uso del dispositivo è necessario prenotare una visita gastroenterologica presso l’Unità Operativa dell’Ospedale Grassi, attraverso ReCup e richiesta del medico curante.Il servizio è disponibile sia per i pazienti della ASL Roma 3 che per coloro residenti in altre aziende sanitarie del Lazio.

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