La Commissione europea ha approvato il suo diciassettesimo pacchetto di sanzioni contro la Federazione russa, un passaggio cruciale per rafforzare la posizione comune dell’Unione europea nella crisi ucraina. Il nuovo insieme di misure non solo colpisce la flotta commerciale della Russia, ma anche le istituzioni e i funzionari che sono stati coinvolti nelle violazioni dei diritti umani e delle minacce ibride.La proposta presentata dal vertice Ue prevede una serie di sanzioni specifiche, mirate a impedire la navigazione di circa 200 navi da guerra russe attraverso gli stretti dello stretto di Bosporo e Dardanelli. Le autorità turche avranno il compito di applicare queste misure, con un’attuazione efficace che potrebbe avere ripercussioni significative sulla capacità della Russia di sostenere le sue operazioni militari nel Mar Nero.Le nuove misure riguardano anche l’esclusione di 32 funzionari russi dalle riunioni dei ministeri degli Esteri dell’Unione europea, in quanto responsabili delle minacce ibride nei confronti degli Stati membri. Queste sanzioni sono un segnale chiaro della determinazione dell’Ue a tutelare la propria sicurezza e sovranità.Inoltre, il pacchetto di sanzioni approvato dalla Commissione europea mira ad aggiungere ulteriori misure contro le istituzioni russe che sono state coinvolte nelle violazioni dei diritti umani. Questo include la possibilità per l’Ue di congelare i beni delle istituzioni russe a livello globale e di imporre sanzioni ai funzionari responsabili di tali abusi.L’alto rappresentante Kaja Kallas ha sottolineato che le sanzioni approvate sono solo il primo passo in una strategia più ampia adottata dall’Ue per contenere l’influenza della Russia in Ucraina. “Più a lungo la Russia continuerà la sua guerra contro l’Ucraina, più dura sarà la nostra risposta”, ha dichiarato Kallas, evidenziando la determinazione dell’Unione europea di difendere i suoi valori e interessi in Ucraina.