Lavoratori stranieri costretti a svolgere compiti faticosissimi per pochi euro in un laboratorio clandestino abbandonato.

Nell’area di un ex complesso industriale abbandonato, un laboratorio clandestino si nascondeva a vista d’occhio dai pendolari dell’autostrada che transitavano sulla A4: centinaia di metri quadrati dove lavoratori stranieri erano costretti a svolgere compiti faticosissimi per pochi euro l’ora. Lì dentro, la legge non contava molto: orari interminabili (al massimo 12 ore al giorno), stipendi bassissimi (4-5 euro lordi) e assenza totale di formazione professionale o di controlli sanitari. Gli operai, dieci cinesi che lavoravano sette giorni su sette, dormivano in piccole stanze dentro lo stabilimento, accanto al capannelli dei macchinari dove spesso non ci sono anche i più elementari dispositivi di sicurezza.