martedì 29 Luglio 2025
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Bayerisches Junior Ballett München: un debutto tra maestri e innovazione.

Ieri sera, i Parchi di [Città] hanno offerto un’immersione nel panorama contemporaneo della danza con lo spettacolo dedicato ai Maestri del Balletto, presentato nell’ambito del Festival del Balletto.
A esibirsi, il Bayerisches Junior Ballett München, una realtà formativa di spicco nel panorama tedesco, fondata nel 2010 da Ivan Liška e divenuta, in breve tempo, un’ambasciatrice culturale del Land bavarese.

Un percorso che, per ironia del destino, vede Jacopo Bellussi, attuale direttore artistico del Festival, come uno dei suoi primi e promettenti allievi.
La serata ha visto protagonisti sedici giovani danzatori, provenienti da ogni angolo del globo e con un’età compresa tra i diciassette e i vent’anni, impegnati nell’esecuzione di sei coreografie innovative.
Un’occasione per sondare le tendenze stilistiche attuali e per valutare il potenziale di una generazione di ballerini in piena evoluzione.
Nonostante l’evidente margine di crescita tecnica, il gruppo ha saputo esprimere una freschezza interpretativa e un entusiasmo contagioso, elementi spesso carenti nelle produzioni più strutturate.

L’apertura dello spettacolo è stata affidata a *Bach Suite 3*, una coreografia neoclassica di John Neumeier, il quale era presente in sala.
L’eleganza formale è stata accentuata dalla celebre “Aria risolta”, interpretata in un raffinato pas de deux, mentre il terzo movimento ha offerto un vivace gioco polifonico, orchestrato con quattro coppie di danzatori.

Successivamente, *Night on Bald Mountain*, ispirata all’opera di Musorgskij, ha visto l’interpretazione di Eric Gauthier.

Tuttavia, il momento culminante della serata è stato indubbiamente *I Canti di un Viandante*, un balletto di Jiri Kylian, ispirato alla raccolta liederistica di Mahler.
Kylian, maestro nell’arte di integrare danza e musica, ha creato un’opera di profonda suggestione, dove ogni gesto e ogni movimento si fondono perfettamente con l’atmosfera malinconica e contemplativa della partitura mahleriana.

L’esecuzione da parte dei cinque giovani danzatori, disposti in coppie, è stata di altissimo livello, capace di rendere appieno la complessità emotiva dell’opera.

Il successivo lavoro di Richard Siegal, su musiche di Gershwin, ha introdotto una nota di leggerezza e spensieratezza.

La serata si è conclusa con *Devil’s Kitchen*, una recente coreografia di Marco Goercke, ispirata ai Pink Floyd.

L’uso di una gestualità meccanica, aggressiva e, a tratti, isterica, ha generato un impatto visivo notevole, sebbene la durata eccessiva dell’esecuzione ne abbia smorzato l’efficacia.
L’applauso caloroso del pubblico ha riconosciuto il talento e l’impegno di tutta la compagnia, testimoniando la capacità di questo giovane balletto di offrire un’esperienza artistica stimolante e significativa.

Una vetrina preziosa per il futuro della danza contemporanea.

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