La capitale americana sotto il colpo della violenza insensata di un sospettato estremista

Un nuovo video, concesso alla Cnn da un testimone ocularmente attendibile, mostra in modo inequivocabile il volto dell’uomo accusato di aver commesso l’attacco armato contro la dipendenza sottostante all’ambasciata israeliana situata nel cuore della capitale americana. L’atto criminoso ha portato alla morte di due dipendenti, persone innocenti che hanno perso la vita vittime della violenza insensata e gratuita. Il capo della polizia metropolitana ha confermato l’identità del sospettato, il cui nome è stato stabilito come Elias Rodriguez. L’uomo di trent’anni originario di Chicago si trova al centro di un’indagine che coinvolge i servizi di sicurezza della città e dell’amministrazione federale statunitense. Le indagini hanno messo in luce le possibili motivazioni del reato, sostenendo la tesi secondo cui il responsabile agisce sotto la spinta di un’ideologia estremista. Un ulteriore elemento che sembra confermare tale interpretazione è rappresentato dal grido “Liberate, liberate la Palestina” emesso dal presunto autore dell’attentato al momento in cui era ancora all’interno del Jewish Capital Museum di Washington DC.