sabato 26 Luglio 2025
29.5 C
Rome

West Nile: Allarme nel Lazio, crescono i casi e una vittima

Il Lazio è nuovamente teatro di un’epidemia di West Nile Virus, un’insorgenza virale trasmessa da zanzare che desta particolare attenzione per la sua potenziale gravità.
L’aggiornamento fornito dalla Regione Lazio, basato sui risultati delle analisi del laboratorio di virologia dell’Istituto Spallanzani, rivela un incremento significativo dei casi confermati, portando il numero totale a ventuno, senza contare la vittima, una donna deceduta nella settimana precedente.

Tutti i casi riscontrati sono localizzati nella provincia di Latina e i suoi comuni limitrofi, evidenziando una concentrazione geografica dell’infezione che richiede un’analisi approfondita delle condizioni ambientali e delle dinamiche di trasmissione.
Il West Nile Virus, scoperto inizialmente in Uganda nel 1937, è un arbovirus appartenente alla famiglia Flaviviridae, simile al virus Dengue e alla febbre gialla.
La sua diffusione globale è in costante aumento, grazie alla sua capacità di adattamento a diversi climi e alla complessa interazione con le popolazioni di zanzare vettrici, in particolare quelle appartenenti ai generi *Culex* e *Anopheles*.

La trasmissione avviene attraverso la puntura di zanzare infette da uccelli, che fungono da serbatoi naturali del virus.
L’uomo, in questo scenario, rappresenta un ospite occasionale, spesso asintomatico, ma con la possibilità di sviluppare forme neurologiche acute, come la meningite e l’encefalite, in una percentuale limitata di casi.

L’epidemia laziale del 2025 solleva interrogativi importanti sulla gestione del territorio e sulla sorveglianza delle malattie infettive.

L’aumento dei casi, concentrati in un’area specifica, potrebbe essere legato a fattori ambientali come l’aumento delle precipitazioni, la presenza di aree di ristagno idrico ideali per la riproduzione delle zanzare, o alterazioni negli ecosistemi che favoriscono la proliferazione delle zanzare vettrici e la loro interazione con le popolazioni di uccelli serbatoi.
È fondamentale intensificare le attività di monitoraggio delle zanzare, l’analisi dei campioni biologici per identificare la presenza del virus e la valutazione del rischio di esposizione per la popolazione.
Strategie di controllo delle zanzare, come la disinfestazione larvicida e la riduzione dei focolai di riproduzione, risultano cruciali.

Al contempo, è essenziale promuovere la sensibilizzazione della popolazione sull’importanza di adottare misure preventive, come l’utilizzo di repellenti, l’installazione di zanzariere e l’eliminazione di ristagni d’acqua.
La risposta all’epidemia richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga le autorità sanitarie, gli enti locali, i veterinari e i cittadini, per mitigare l’impatto del virus sulla salute pubblica e prevenire ulteriori decessi.
L’analisi dei dati epidemiologici e ambientali raccolti durante questa emergenza fornirà informazioni preziose per migliorare la preparazione e la risposta a future ondate epidemiche.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -