La Guardia di Finanza di Perugia ha eseguito un ampio sequestro patrimoniale nei confronti di un imprenditore del capoluogo umbro, condannato per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di frodi fiscali, frode in commercio e sottrazione al pagamento delle accise. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale per l’applicazione delle misure di prevenzione su proposta della Procura della Repubblica di Perugia.Le indagini condotte dalle fiamme gialle hanno rivelato che il patrimonio accumulato dall’imprenditore risultava sproporzionato rispetto alla sua capacità reddituale, evidenziando la presenza di una pericolosità sociale. I finanzieri hanno accertato la disponibilità di numerosi beni acquisiti nel periodo della manifestazione della pericolosità stessa, tra cui quote societarie, diritti di proprietà su distributori di carburante, immobili destinati a attività ricettiva e ristorazione nonché terreni nella provincia di Rieti e Roma.Questa operazione rappresenta un esempio significativo dell’impegno costante della magistratura e della Guardia di Finanza nel contrasto alle attività criminali di natura economico-finanziaria, volta a tutelare il mercato e la collettività da soggetti che accumulano patrimoni illeciti e che minano la legalità attraverso reati di frode e evasione.Il sequestro patrimoniale coinvolge beni per un ammontare complessivo di oltre 12 milioni di euro, evidenziando la gravità delle attività condotte dall’imprenditore. Le indagini hanno messo in luce una struttura criminale finalizzata alla commissione di frodi fiscali e commerciali, nonché all’uso di fatture e documenti falsificati per operazioni inesistenti.Questa azione rappresenta un elemento importante del contrasto alle attività illecite nel settore economico e finanziario, confermando l’impegno della magistratura e della Guardia di Finanza a tutelare la legalità e la corretta concorrenza.