22 maggio 2025 – 14:34
La memoria storica di una città colpita dalla guerra ha trovato espressione questa mattina a Avezzano, in una cerimonia solenne che ha riacceso i riflettori sulla tragica vicenda dei bombardamenti Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Una commemorazione tardiva, ma non meno significativa, che ricorda le vittime civili e le sofferenze subite dalla popolazione locale.L’evento è stato organizzato in collaborazione con associazioni di veterani e con l’appoggio del Comune di Avezzano, con l’intento di onorare la memoria delle persone che hanno perso la vita tra il settembre 1943 e maggio 1944. Secondo le stime, sarebbero stati oltre 94 i morti e più di 500 gli feriti a causa degli attacchi aerei e dei bombardamenti.I nove mesi tra il 1943 e il ’44 sono considerati probabilmente i più difficili nella storia di Avezzano. La città era stata trasformata in un teatro di guerra, con la Wehrmacht tedesca che aveva stabilito il proprio quartier generale a Massa d’Albe. Gli Alleati, per isolare e debellare questo importante centro militare, hanno scelto di bombardare sistematicamente la città.La necessità strategica degli Alleati era quella di colpire le linee ferroviarie e stradali che collegavano Roma a Pescara, nonché quelle che portavano da Sora a Cassino e da Napoli. Il piano mirava a impedire ai tedeschi il rifornimento di armi e munizioni al loro quartier generale.La guerra civile ha lasciato un segno indelebile nella storia di Avezzano, ma l’iniziativa odierna vuole essere anche una riflessione sulla necessità della pace. L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e Auser hanno collaborato con il Comune per organizzare questa cerimonia, con la partecipazione delle classi 2^D e 3^C dell’Istituto Comprensivo ‘Collodi Marini’, che ha contribuito con un accompagnamento musicale.Gli studenti del Liceo Classico Torlonia hanno offerto riflessioni profonde sul tema della guerra, citando Tucidide e Orwell per ricordare che la pace è un equilibrio fragile da mantenere. Tra gli intervenuti, Laura Mancini e Gino Vivio di Auser, il vescovo Giovanni Massaro e Mario Casale dell’Anpi hanno omaggiato le vittime civili.La lapide commemorativa è stata finalmente svelata dagli studenti del Liceo Classico Torlonia con la sirena delle 12. Un evento ricco di simbolismo che punta a mantenere memoria dei sacrifici di chi ha combattuto e di chi ha subito.