venerdì, 23 Maggio 2025
BariBari, il piccolo dimenticato sullo scuolabus: indagine e dolore.

Bari, il piccolo dimenticato sullo scuolabus: indagine e dolore.

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Il tragico episodio verificatosi a Bari l’11 ottobre 2023 solleva interrogativi profondi sulla responsabilità e il dovere di cura nei confronti dei minori, culminando in una drammatica vicenda legale. Un bambino di tre anni, frequentante un asilo nido, è stato abbandonato all’interno di uno scuolabus per un periodo inaccettabile, superiore alle tre ore, esposto alle implacabili radiazioni solari tra le 9:00 e le 12:20. La gravità della situazione emerge dal referto medico dell’ASL di Bari, che documenta come il trauma subito dal piccolo abbia innescato una sintomatologia ansiosa persistente, rendendo necessario un supporto psicologico specialistico per elaborare l’esperienza e mitigare le ripercussioni emotive a lungo termine. L’abbandono, protratto per un lasso di tempo così esteso, ha generato in lui uno stato di angoscia, manifestato attraverso lacrime e sudore, sottolineando la vulnerabilità del bambino e la violazione del suo diritto alla protezione.L’autista dello scuolabus e l’assistente, ora indagati per abbandono di minore, si trovano ad affrontare un procedimento legale complesso, attualmente in fase di udienza predibattimentale. La denuncia, presentata dalla madre del bambino, assistita dagli avvocati Giuseppe Montebruno e Roberto Signorile, ha innescato un’indagine che mira a chiarire le dinamiche dell’accaduto e a determinare le responsabilità di ciascun soggetto coinvolto.L’episodio non si limita a sollevare questioni di responsabilità penale; esso apre un dibattito più ampio sull’importanza di protocolli di controllo rigorosi e di una formazione specifica per il personale addetto al trasporto di minori. L’incapacità di accertare la presenza del bambino a bordo, prima di procedere al rientro al deposito, evidenzia una falla nel sistema di sicurezza e una potenziale mancanza di attenzione e professionalità.La vicenda pone l’attenzione sulla necessità di rafforzare i controlli a tappeto, implementando procedure che prevedano verifiche visive e sonore prima dello svuotamento del veicolo, nonché l’utilizzo di tecnologie, come sistemi di rilevamento automatico della presenza di persone a bordo. Inoltre, è imperativo investire nella formazione del personale, non solo in termini di sicurezza stradale, ma anche per sensibilizzare sulla fragilità dei bambini e sull’importanza di garantire un ambiente sicuro e protettivo durante il tragitto casa-scuola. La data del 10 luglio si prospetta cruciale, segnando un nuovo capitolo in questa vicenda dolorosa che, al di là della sentenza, deve portare a una profonda riflessione e a cambiamenti concreti per prevenire che simili tragedie si ripetano. La tutela dei minori è un dovere imprescindibile e richiede un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti.

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