L’imminente apertura della rinnovata piscina di Pré-Saint-Didier, attualmente fissata per luglio 2025, rappresenta un punto di svolta atteso con ansia da parte della comunità e del settore turistico locale. Questa data, confermata dall’assessore regionale alle opere pubbliche, Davide Sapinet, in risposta a un’interrogazione presentata da Forza Italia, è vincolata a rigorose penali contrattuali, a testimonianza dell’impegno a rispettare il cronoprogramma. L’accesso al pubblico sarà consentito immediatamente successivi ai collaudi, le cui procedure sono state accuratamente pianificate per minimizzare ogni potenziale rallentamento.Il progetto di riqualificazione, lungamente atteso, si concentra non solo sull’aggiornamento delle infrastrutture ma anche sulla creazione di un’esperienza utente ottimale. Le attuali lavorazioni sono incentrate sul completamento dei rivestimenti interni, con particolare attenzione alla vasca, agli spogliatoi e agli spazi comuni. A seguire, saranno implementate le opere di tinteggiatura, l’installazione di impianti di illuminazione ad alta efficienza energetica, arredi funzionali e moderni, sistemi di controllo accessi avanzati e la realizzazione di interventi esterni di rifinitura paesaggistica. Il risultato perseguito è un’opera che concilia estetica contemporanea e funzionalità all’avanguardia, capace di integrarsi armoniosamente nel contesto naturale circostante.L’assessore Sapinet ha sottolineato l’intensità del monitoraggio operoso che ha costantemente accompagnato l’andamento del cantiere, con sopralluoghi specifici effettuati in collaborazione con le Strutture competenti e con la partecipazione attiva dell’Amministrazione comunale, nei mesi di gennaio, febbraio, aprile e maggio 2025. Questi controlli miravano a prevenire e risolvere tempestivamente eventuali criticità, garantendo un avanzamento regolare dei lavori.Nonostante la fissazione di una data di apertura, il consigliere Christian Ganis (Forza Italia) ha espresso preoccupazioni relative alla gestione complessiva del progetto. La prolungata durata dei lavori solleva interrogativi sulla validità della pianificazione iniziale, sull’efficacia del monitoraggio costante e sulla capacità di gestire gli imprevisti che inevitabilmente si presentano in un cantiere di tale portata. Il ritardo nell’apertura ha generato ripercussioni economiche significative per le strutture ricettive e commerciali locali, alimentando la percezione di uno spreco di risorse pubbliche e minando la fiducia dei cittadini. È imperativo, pertanto, che l’Amministrazione conduca un’analisi approfondita delle cause dei ritardi e adotti misure correttive per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro, garantendo una gestione più trasparente ed efficiente dei progetti di interesse pubblico.