venerdì, 23 Maggio 2025
Napoli CronacaSpaccio a Napoli: retate shock in periferia, coinvolti anche custodi di chiese.

Spaccio a Napoli: retate shock in periferia, coinvolti anche custodi di chiese.

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23 maggio 2025 – 09:08

Un’indagine complessa e capillare, sviluppatasi simultaneamente in tre aree sensibili della periferia napoletana, ha svelato un quadro preoccupante di diffusione di sostanze stupefacenti, che coinvolge non solo figure tradizionalmente associate al traffico di droga, ma anche giovani e persino custodi di luoghi di culto. L’operazione, condotta dai Carabinieri della Compagnia Stella, ha interessato i quartieri di Scampia, Secondigliano e San Pietro a Patierno, rivelando una rete di spaccio radicata in contesti apparentemente incontaminati.L’epicentro iniziale delle verifiche è stato il lotto K di Scampia, un punto nevralgico per il traffico di stupefacenti. Qui, l’attenzione si è concentrata su due minorenni provenienti da Marano e Qualiano, prontamente fermati e perquisiti. Il ritrovamento di dosi di hashish e una somma di denaro, presumibilmente il frutto dell’attività illecita, ha condotto alla loro denuncia e alla restituzione ai genitori, in un tentativo di sensibilizzare le famiglie e di interrompere il percorso di avvicinamento alla droga.Il raggio d’azione dei Carabinieri si è esteso a Secondigliano, dove la collaborazione con le unità cinofile di Sarno si è rivelata cruciale. Un’ispezione nel cimitero locale, un luogo simbolo di rispetto e memoria, ha portato a una scoperta sconcertante: all’interno dell’armadietto di servizio del custode, sono state rinvenute undici dosi di cocaina sigillate. L’uomo, un sessantacinquenne residente in zona, è stato denunciato e sarà oggetto di segnalazione al Comune di Napoli, sollevando interrogativi sulla vulnerabilità di istituzioni e luoghi di culto di fronte a fenomeni criminali.Tornando a Scampia, le perquisizioni si sono intensificate nelle aree comuni del Lotto T/B, in particolare in via Fellini. La scoperta di 147 grammi di hashish e 160 grammi di marijuana, già confezionati in dosi pronte per la vendita al dettaglio, all’interno del vano ascensore, evidenzia l’audacia dei trafficanti e la loro capacità di sfruttare anche spazi pubblici per agevolare l’attività illecita. La droga è stata sequestrata a carico di persone al momento non identificate, alimentando la necessità di ulteriori indagini per smantellare completamente la rete di spaccio.L’operazione non si è limitata a controlli e perquisizioni. Tre individui sono stati arrestati in esecuzione di distinti provvedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria, suggerendo una struttura organizzata dietro la diffusione di stupefacenti. Questa complessiva attività investigativa non solo ha portato a risultati concreti in termini di sequestri di droga e arresti, ma ha anche messo in luce la necessità di un approccio multidisciplinare che coinvolga forze dell’ordine, servizi sociali, scuole e famiglie, al fine di contrastare efficacemente il fenomeno della droga e di proteggere i giovani da un destino di emarginazione e dipendenza. La localizzazione dei reati anche in luoghi simbolo come un cimitero sottolinea la necessità di un impegno costante e pervasivo nella lotta alla criminalità organizzata.

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