Alle prime luci dell’alba, una situazione di potenziale pericolo si è sviluppata lungo la costa rocciosa di Stintino, nel nord Sardegna, quando una barca a vela è rimasta inaspettatamente incagliata sugli scogli di Scanna Capretti.
L’imbarcazione, con a bordo cinque persone, si è trovata intrappolata in una configurazione geologica complessa, caratterizzata da formazioni calcaree affioranti e correnti marine insidiose, tipiche di questo tratto di litorale.
La segnalazione di soccorso ha immediatamente attivato un’operazione congiunta, coordinata dalla Capitaneria di Porto di Porto Torres e sostenuta dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco.
La risposta è stata immediata e articolata, coinvolgendo la squadra specializzata del presidio acquatico di Stintino, rinomata per la sua competenza in interventi in mare, e un team di sommozzatori altamente qualificati, pronti ad affrontare le sfide poste dall’ambiente sottomarino.
A supporto delle operazioni terrestri e acquatiche, è stato dispiegato un elicottero del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, di stanza ad Alghero, garantendo una visione aerea completa della situazione e fornendo supporto logistico e di ricognizione.
L’intervento si è rivelato particolarmente delicato.
L’incagliamento, avvenuto in un’area soggetta a forti mareggiate e con un fondale irregolare, richiedeva una valutazione meticolosa delle condizioni ambientali e strutturali dell’imbarcazione.
I sommozzatori hanno effettuato un’ispezione approfondita dello scafo, valutando la stabilità dell’imbarcazione e individuando i punti critici da proteggere durante le manovre di disincagliamento.
La complessità dell’intervento è stata mitigata dall’impiego di palloni di sollevamento pneumatici, tecnologicamente avanzati.
Questi dispositivi, strategicamente posizionati sotto lo scafo, hanno consentito di ridurre gradualmente il peso dell’imbarcazione e di sfruttare le spinte delle correnti favorevoli per liberarla dagli scogli.
L’operazione, durata tre ore, ha richiesto una sincronizzazione precisa e una comunicazione costante tra le diverse squadre, mettendo in luce la professionalità e la preparazione del personale coinvolto.
Il successo del salvataggio sottolinea l’importanza di un sistema di soccorso ben organizzato e di una costante attenzione alla sicurezza in mare, soprattutto in aree caratterizzate da particolari rischi ambientali come la costa di Scanna Capretti.
L’episodio serve inoltre a ricordare la vulnerabilità delle imbarcazioni di fronte alla forza della natura e la necessità di un’adeguata pianificazione delle rotte e di una continua formazione per tutti i naviganti.