La giornata modenese dedicata al centenario della “Mak”, l’antica scuola di applicazione di artiglieria, si è conclusa con un’immersione nel cuore pulsante della tradizione militare: il Palazzo Ducale, sede storica dell’Accademia Militare. Preceduta dalla solenne sfilata dei reparti schierati, dai crismi onorifici rivolti al Presidente della Repubblica nel Parco Novi Sad e dalla cerimonia ufficiale “Mak P 100”, la visita presidenziale rappresenta un momento significativo di riflessione e continuità.Accolto con i dovuti onori da Guido Crosetto, Ministro della Difesa, dai vertici delle Forze Armate, dal Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale e dal Sindaco di Modena Massimo Mezzetti, Sergio Mattarella ha avuto l’opportunità di esplorare il museo storico dell’Accademia. Questo spazio, custode silenzioso di secoli di storia militare italiana, offre una narrazione visiva e documentaria della formazione di generazioni di ufficiali. L’atto di sottoscrivere l’albo d’onore, gesto solenne e simbolico, testimonia il legame indissolubile tra l’istituzione, il Paese e le figure di riferimento che ne hanno plasmato l’identità.La visita si è configurata come un’occasione per ripercorrere l’evoluzione dell’Accademia, nata come fucina di artiglieri e poi evoluta in centro di eccellenza per la formazione di ufficiali di complemento. L’eredità della “Mak” non è solo militare, ma permea il tessuto sociale modenese, avendo contribuito significativamente allo sviluppo culturale ed economico del territorio. La presenza del Presidente Mattarella ha offerto un’opportunità di celebrare questo patrimonio comune, rafforzando il senso di appartenenza e l’orgoglio di un’istituzione che ha formato leader e professionisti per il Paese.L’incontro con una rappresentanza degli allievi, il futuro dell’Accademia, ha rappresentato un momento di scambio e ispirazione. Il Presidente ha potuto trasmettere un messaggio di fiducia e impegno, sottolineando l’importanza dei valori fondamentali che guidano la Forza Armata: coraggio, lealtà, onore e spirito di servizio. La giornata modenese, oltre che celebrazione del passato, si è rivelata un catalizzatore per il futuro, un invito a perpetuare la tradizione di eccellenza e a confrontarsi con le sfide complesse del mondo contemporaneo, in un contesto globale che richiede sempre maggiore competenza, adattabilità e spirito di iniziativa. La visita presidenziale è stata dunque un tributo alla storia, un’esaltazione del presente e un investimento sul futuro dell’Accademia Militare di Modena.