Con una decisione che segna la continuità di una visione strategica per l’istituzione lirica romana, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha ufficializzato la nomina di Francesco Giambrone a sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, in adesione alla proposta unanime formulata dal Consiglio di Indirizzo della Fondazione, presieduto dal sindaco e presidente Roberto Gualtieri. L’incarico, decorrente dal 22 maggio 2025 e con scadenza il 16 maggio 2030, conferma un percorso avviato nel dicembre 2021 e proietta il teatro romano verso un futuro di consolidamento e crescita.L’annuncio ha suscitato nell’ambiente culturale romano un’onda di entusiasmo e di fiducia. Francesco Giambrone ha espresso profonda gratitudine per la riconferma, sottolineando l’onore che rappresenta guidare un’istituzione di tale rilevanza storica e artistica. Il suo approccio, come dimostra il comunicato ufficiale, è intriso di rispetto per le professionalità interne, elemento imprescindibile per il successo di qualsiasi progetto culturale di ampio respiro. L’esperienza condivisa, frutto di anni di impegno congiunto, ha portato a risultati significativi, spianando la strada a una visione innovativa e inclusiva.La strategia di Giambrone si fonda su pilastri ben definiti: l’eccellenza artistica, intesa come ricerca costante di standard qualitativi elevati; l’innovazione, non fine a se stessa, ma strumento per rinnovare il linguaggio operistico e avvicinare il pubblico a forme espressive nuove; e l’apertura, intesa come abbattimento delle barriere fisiche, economiche e culturali che tradizionalmente hanno relegato l’opera a un pubblico ristretto. L’obiettivo primario è rendere il Teatro dell’Opera di Roma un vero e proprio motore di crescita culturale per la città, un luogo di incontro e di inclusione sociale, accessibile a tutte le fasce della popolazione. La presenza del teatro nel tessuto urbano romano è un elemento chiave, un investimento nel benessere culturale e civile della comunità.Il profilo di Francesco Giambrone è quello di un manager culturale di grande esperienza, capace di coniugare competenze gestionali e profonda conoscenza del panorama artistico nazionale e internazionale. La sua carriera, costellata di incarichi prestigiosi, testimonia la sua capacità di visione e la sua abilità nel guidare istituzioni complesse. Dalla sua città natale, Palermo, dove ha ricoperto il ruolo di sovrintendente alla Fondazione Teatro Massimo e di assessore alla Cultura, fino alla presidenza dell’AGIS, l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, il suo percorso professionale è un costante impegno a favore della cultura e dello spettacolo dal vivo. L’esperienza maturata come sovrintendente della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha ulteriormente affinato le sue capacità di gestione e di programmazione artistica. La riconferma a Roma rappresenta un segnale forte per il futuro del teatro lirico italiano, un’opportunità per consolidare un modello di gestione orientato alla qualità, all’innovazione e all’inclusione.