La Liguria emerge come una criticità rilevante nel panorama italiano della sicurezza stradale, evidenziando una proporzione allarmante di decessi lungo le autostrade rispetto al totale degli incidenti.
I dati Istat relativi al 2024 rivelano che il 21% delle 62 vittime liguri sulle strade regionali si è verificato sulla rete autostradale, un dato che solleva interrogativi sull’efficacia delle misure di prevenzione e sulla complessità della viabilità in questa regione.
Seppur l’incidentalità stradale nazionale abbia registrato 3.
030 decessi, con 256 di questi concentrati sulle autostrade (l’8,4% del totale), la disparità regionale è significativa.
La Liguria si distingue per una concentrazione di decessi autostradali che la pone al primo posto, segnalando una vulnerabilità specifica rispetto ad altre aree del paese.
Paradossalmente, regioni come Valle d’Aosta, Molise e Sardegna non hanno registrato decessi in autostrada, suggerendo un mix di fattori geografici, infrastrutturali e comportamentali che contribuiscono alla pericolosità della Liguria.
A seguire la Liguria nella graduatoria delle regioni con maggiore incidenza di decessi autostradali, si collocano Sicilia (12,5%), Friuli Venezia Giulia (12,3%) e Toscana (12,2%), regioni caratterizzate da una combinazione di traffico intenso, presenza di infrastrutture autostradali complesse e, potenzialmente, livelli di attenzione alla guida variabili.
L’analisi estesa rivela una marcata eterogeneità territoriale: regioni come Campania, Lombardia ed Emilia Romagna, con un volume di traffico elevato, presentano percentuali di decessi autostradali superiori alla media nazionale (rispettivamente 10,3%, 10,2% e 9,9%).
Altre regioni, come Piemonte, Trentino Alto Adige e Calabria, mostrano percentuali inferiori, ma comunque significative, che riflettono le peculiarità del territorio e del tessuto viario.
La comparazione dei dati regionali non si limita a fornire una fotografia statica della sicurezza stradale, ma stimola una riflessione più ampia sulle cause sottostanti.
Fattori come la densità del traffico, le caratteristiche infrastrutturali (presenza di curve pericolose, scarsa illuminazione, condizioni meteorologiche avverse), la prevalenza di determinati tipi di veicoli (mezzi pesanti, motociclette), il comportamento dei conducenti (eccesso di velocità, guida distratta, abuso di alcol e droghe) e l’efficacia dei controlli e delle campagne di sensibilizzazione, contribuiscono a determinare il rischio di incidenti e la gravità delle conseguenze.
L’incidenza elevata di decessi autostradali in Liguria, unitamente alla disomogeneità regionale riscontrata, sottolinea l’urgenza di adottare misure mirate e coordinate a livello nazionale e locale.
Queste misure dovrebbero includere investimenti in infrastrutture più sicure, miglioramento della segnaletica, potenziamento dei controlli, campagne di sensibilizzazione rivolte a specifici target di conducenti e, soprattutto, una più stringente applicazione delle normative sulla sicurezza stradale.
Solo attraverso un impegno collettivo e multidisciplinare sarà possibile ridurre drasticamente il numero di vittime e rendere le strade italiane più sicure per tutti.