Il dialogo transatlantico sul futuro delle relazioni commerciali tra Unione Europea e Stati Uniti si riapre con una dichiarazione esplicita di intenti, segnando un momento delicato in un contesto geopolitico complesso. Il commissario europeo per il Commercio, Valdis Dombrovskis, in un recente intervento via X (precedentemente Twitter), ha delineato la posizione dell’UE, ribadendo un impegno a perseguire un accordo che rifletta benefici reciproci e si fondi su principi di rispetto e cooperazione, anziché su logiche di confronto e coercizione.L’affermazione del commissario Dombrovskis, successiva a un colloquio telefonico con i negoziatori statunitensi Howard Lutnick e Jamieson Greer, sottolinea la volontà dell’Unione Europea di agire in buona fede, mantenendo aperta la porta a una trattativa costruttiva. Tuttavia, la dichiarazione è permeata da una sottile, ma inequivocabile, promessa di difesa degli interessi europei.La portata del commercio tra UE e USA è innegabile: si tratta di un’interdipendenza economica di primaria importanza per entrambe le economie. Tale interdipendenza, però, non deve tradursi in una sottomissione a logiche imposte unilateralmente. L’UE, forte della sua posizione di attore economico globale, rivendica la necessità di un approccio equilibrato, che tenga conto delle specificità e delle sensibilità di ciascuna parte.Il contesto più ampio di questa ripresa del dialogo commerciale è significativo. Le tensioni globali, la rivalità strategica con altre potenze, e la necessità di rafforzare la resilienza delle catene di approvvigionamento impongono una riflessione approfondita sulle modalità di gestione delle relazioni commerciali. Un accordo commerciale, per essere duraturo e vantaggioso, deve andare oltre la semplice riduzione delle barriere tariffarie, affrontando questioni come gli standard ambientali, la protezione dei dati, la concorrenza leale e i diritti dei lavoratori.La richiesta di rispetto reciproco, esplicitamente menzionata nella dichiarazione del commissario, suggerisce anche un desiderio di superare le tensioni recenti, alimentate da divergenze su temi come gli aiuti di stato, le tariffe sull’acciaio e l’alluminio, e le controversie legate alla digitalizzazione.L’atteggiamento dell’UE, pur mantenendo aperta la strada al negoziato, segnala la determinazione a non rinunciare ai propri valori e ai propri interessi strategici. La “difesa degli interessi” citata non è una minaccia, ma un impegno a garantire che l’accordo commerciale rifletta una partnership equa e sostenibile, in grado di promuovere la prosperità e la stabilità su entrambi i lati dell’Atlantico. Il futuro delle relazioni commerciali UE-USA si presenta quindi come un terreno complesso, dove pragmatismo e principi devono trovare un equilibrio delicato.
Commercio UE-USA: Riapre il dialogo, tra interessi e valori.
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