L’impatto economico del turismo invernale nelle zone montane cuneesi si rivela significativamente superiore alle aspettative, come evidenziato da un’approfondita analisi socio-economica condotta nelle località di Prato Nevoso, Limone Piemonte e Pian Munè. Lo studio, commissionato dall’Agenzia di Sviluppo Locale del Cuneese e recentemente presentato, quantifica un effetto moltiplicatore di ben 2,38 euro per ogni euro speso dai visitatori, un dato che sottolinea la vitalità del settore e il suo ruolo cruciale per l’economia locale.L’indagine, sviluppata attraverso una metodologia complessa e multidisciplinare, ha combinato diverse fonti di dati per fornire un quadro completo e robusto. L’analisi storica ha esaminato l’andamento dell’occupazione, l’evoluzione del patrimonio immobiliare e le tendenze dei flussi turistici. Un elemento distintivo è stata l’ampia raccolta di informazioni direttamente dal campo, attraverso interviste a quasi 1.500 turisti ed escursionisti, volto a comprendere le loro esperienze, motivazioni e abitudini di spesa. Allo stesso tempo, questionari mirati sono stati somministrati agli operatori economici che compongono la filiera turistica – dagli albergatori ai ristoratori, dai negozianti agli istruttori di sci – per valutarne la percezione del mercato e le sfide affrontate. Infine, sono stati organizzati focus group con figure di riferimento delle tre stazioni, al fine di raccogliere opinioni e suggerimenti strategici.I risultati dell’analisi mettono in luce una tendenza particolarmente incoraggiante: un significativo aumento dei flussi turistici provenienti dall’estero, con un incremento superiore al 35% rispetto alle stagioni precedenti. Prato Nevoso si conferma la destinazione preferita da questo segmento di visitatori, con una forte prevalenza di turisti provenienti dal Regno Unito (52,7%), un dato che conferma l’attrattiva crescente del Piemonte come meta turistica internazionale, posizionandolo strategicamente in un mercato globale sempre più competitivo. Questa crescita non si limita alla semplice affluenza, ma si traduce in un aumento della spesa per servizi turistici, prodotti locali e infrastrutture, generando un effetto positivo su tutta la filiera.L’analisi suggerisce che il successo di queste stazioni dipende non solo dalla qualità dell’offerta sciistica, ma anche dalla capacità di costruire un’esperienza turistica completa, che valorizzi il territorio, la cultura e le tradizioni locali. Il dato sull’aumento dei turisti britannici, in particolare, evidenzia l’importanza di strategie di marketing mirate e di un’offerta turistica in grado di rispondere alle esigenze specifiche di questo mercato, come la promozione di attività alternative allo sci, la cura dell’accoglienza e la garanzia di servizi di alta qualità. La sostenibilità, sia ambientale che economica, si rivela un fattore cruciale per il futuro del turismo montano cuneese, richiedendo investimenti in infrastrutture a basso impatto ambientale, la promozione di pratiche turistiche responsabili e la diversificazione dell’offerta per mitigare la stagionalità.
Turismo Invernale Cuneese: Impatto Economico Sorprende e Cresce
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