Il dissenso dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) nei confronti della riforma in discussione è stato nuovamente e con forza comunicato alle massime cariche istituzionali. Durante un incontro con la stampa a Palermo, a margine del Comitato Direttivo Centrale dell’Anm, il Presidente Cesare Parodi ha ribadito a Presidente del Consiglio, Ministro della Giustizia e a tutti i gruppi parlamentari, inclusi quelli di maggioranza, le profonde ragioni che sottendono la posizione critica dell’associazione.La riforma, nella sua attuale formulazione, rischia di compromettere la cruciale efficienza del sistema giudiziario, un pilastro fondamentale dello Stato di diritto. L’Anm non condivide le premesse che ne hanno guidato la progettazione e teme che le conseguenze pratiche si rivelino dannose per la funzionalità della giustizia.Il dissenso non si configura come un mero contrasto ideologico, ma nasce da una valutazione rigorosa e approfondita delle implicazioni concrete della riforma. L’associazione, custode della professionalità e dell’indipendenza dei magistrati, ha il dovere di sollevare dubbi e presentare alternative costruttive, al fine di garantire un sistema giudiziario equo, imparziale e capace di rispondere alle esigenze della collettività.L’incontro a Palermo, città simbolo di una lotta secolare per la legalità, ha rappresentato un’occasione significativa per riaffermare il ruolo dell’Anm come voce autorevole e indipendente nel dibattito sulla giustizia. La presenza di giornalisti e l’ampia risonanza mediatica hanno permesso di diffondere le preoccupazioni dell’associazione a un pubblico più vasto, alimentando una riflessione più ampia e consapevole sul futuro della giustizia in Italia.L’Anm è disponibile a un dialogo costruttivo e a un confronto aperto con le istituzioni, confidando in una revisione della riforma che tenga conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti e che preservi l’integrità e l’efficienza del sistema giudiziario. La salvaguardia della giustizia non è prerogativa di un singolo corpo politico, ma una responsabilità condivisa che richiede un impegno costante e un confronto trasparente. L’associazione continuerà a vigilare, proponendo soluzioni e fornendo il proprio contributo per un sistema giudiziario più giusto e efficiente, nel rispetto dei principi costituzionali e dei diritti dei cittadini.
Anm contro la riforma: Parodi ribadisce le preoccupazioni alle istituzioni
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