sabato 26 Luglio 2025
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Molise, sicurezza stradale: lievi miglioramenti ma restano ombre

Nel 2024, il Molise, pur manifestando segnali di miglioramento rispetto al 2023, si confronta con una realtà complessa in termini di sicurezza stradale.

Secondo i dati Istat, si sono verificati 487 incidenti, un incremento lieve rispetto ai 476 del precedente anno, con un bilancio di 12 decessi, in calo rispetto alle 16 vittime del 2023, e 724 feriti, inferiore ai 737 del 2023.
Questa dinamica riflette una tendenza nazionale ambivalente, dove, pur mantenendo stabile il numero complessivo di vittime, si osserva un aumento preoccupante di incidenti e di feriti.
A livello nazionale, il 2024 si caratterizza per una sostanziale immobilità nel numero delle vittime, attestatosi a 3.
030, con una variazione negativa dello 0,3% rispetto all’anno precedente.

Tuttavia, l’incremento dei feriti (+4,1%, pari a 233.
853) e degli incidenti stradali (+4,1%, per un totale di 173.
364) solleva interrogativi urgenti sulle strategie di prevenzione e sulla necessità di una revisione approfondita delle politiche di sicurezza.

L’analisi più dettagliata dei dati rivela particolari vulnerabilità.
Il profilo delle vittime muta, con un aumento significativo dei decessi tra i conducenti e i passeggeri di motocicli, monopattini e autocarri, mentre si registra un calo nelle altre categorie.
Questa evoluzione demografica nelle vittime sottolinea la necessità di interventi mirati a specifiche categorie di utenti della strada, considerando le loro particolari modalità di comportamento e le condizioni di rischio a cui sono esposti.

Ad esempio, la crescente diffusione di mezzi di micro-mobilità come monopattini, spesso utilizzati senza adeguata protezione o rispetto delle regole, contribuisce all’aumento delle vittime.
La distribuzione geografica degli incidenti nel Molise evidenzia, come spesso accade, una concentrazione nelle aree urbane (253 incidenti), dove la presenza di ciclisti, pedoni e veicoli leggeri aumenta il rischio di collisioni.

Le strade extraurbane, con le loro caratteristiche di maggiore velocità e minore visibilità, rappresentano un altro punto critico (221 incidenti).

Infine, le autostrade e i raccordi, nonostante il flusso di traffico più elevato, registrano un numero relativamente contenuto di incidenti (13), forse grazie alla maggiore disciplina e all’infrastruttura più evoluta.

Il quadro complessivo richiede un approccio multidisciplinare, che integri miglioramenti infrastrutturali (segnaletica, illuminazione, barriere di sicurezza), campagne di sensibilizzazione rivolte a specifiche categorie di utenti, un rafforzamento dei controlli e sanzioni per le infrazioni più pericolose, e un’analisi costante dei dati per individuare nuove tendenze e aree di intervento prioritario.
La sicurezza stradale non è solo una questione di applicazione rigorosa delle leggi, ma anche un impegno collettivo per promuovere una cultura della prudenza e del rispetto reciproco.

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