Mobilitazione nel Molise: i lavoratori dei trasporti rivendicano il diritto alla retribuzioneUn fronte comune di rappresentanti sindacali e dipendenti del settore trasporti si prepara a manifestare davanti alla sede della Regione Molise a Campobasso, venerdì 25 luglio, a partire dalle ore 10:00.
L’azione, promossa congiuntamente da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Faisa-Cisal, esprime un disagio profondo e una crescente frustrazione derivanti da una crisi di liquidità che attanaglia l’Azienda Trasporti Molisana (ATM).
La protesta non è un evento isolato, ma il culmine di una situazione di crescente precarietà.
Il mancato pagamento delle retribuzioni, protrattosi per un arco temporale inaccettabile, ha generato un clima di incertezza e profonda preoccupazione tra i lavoratori, compromettendo il loro diritto fondamentale alla sicurezza economica e alla dignità professionale.
Le organizzazioni sindacali sottolineano con forza come questa grave deficienza finanziaria appaia particolarmente incomprensibile e inaccettabile, considerando l’esistenza di risorse pubbliche precedentemente allocate e formalmente disponibili per sostenere l’operatività dell’ATM.
L’assenza di trasparenza riguardo alla gestione di queste risorse alimenta sospetti e rende ancora più urgente un intervento immediato da parte delle autorità regionali.
La mobilitazione non si limita a una semplice richiesta di pagamento immediato delle somme dovute.
Essa rappresenta una rivendicazione più ampia di rispetto per il lavoro, di garanzia dei diritti dei lavoratori e di accountability da parte delle istituzioni e della società di trasporto.
I sindacati chiedono una verifica approfondita delle dinamiche finanziarie che hanno portato a questa crisi, con l’obiettivo di prevenire il ripetersi di simili situazioni in futuro.
L’azione mira, inoltre, a sollecitare un impegno concreto da parte della Regione Molise per garantire la sostenibilità a lungo termine del servizio di trasporto pubblico, elemento cruciale per la vitalità socio-economica del territorio.
La protesta è un appello a tutelare il diritto alla retribuzione come pilastro fondamentale del benessere dei lavoratori e della coesione sociale.
