La vicepresidente dell’Ecuador, Verónica Abad, ha recentemente reso noto di aver ricevuto una comunicazione ufficiale dal consolato degli Stati Uniti a Guayaquil che le informava della revoca del visto per entrare nel Paese. Questo avvenimento si inserisce in un contesto politico già teso e complicato, caratterizzato da contrasti e dissidi tra la vicepresidente e il presidente Daniel Noboa.In particolare, all’inizio di dicembre, il presidente Noboa aveva deciso di nominare Abad come ambasciatore in Israele per un periodo indeterminato, con l’obiettivo di farla agire come rappresentante dell’Ecuador per la pace nel conflitto in Medio Oriente. Tuttavia, la vicepresidente non ha accolto favorevolmente questa nomina e ha espresso apertamente la sua contrarietà, sostenendo che il presidente Noboa stesse attuando una forma di persecuzione nei suoi confronti.Le tensioni tra i due leader si sono acuite durante la campagna elettorale, quando il presidente Noboa ha effettuato diverse visite in varie località del Paese senza la presenza della sua vicepresidente. Quest’ultima, a sua volta, ha rilasciato dichiarazioni pubbliche critiche nei confronti del capo dello Stato, alimentando ulteriormente gli attriti tra loro. A complicare ulteriormente la situazione, il 21 marzo scorso la Procura ha disposto l’arresto del figlio di Verónica Abad con l’accusa di traffico di influenze.Questa serie di eventi ha contribuito a creare un clima politico instabile e carico di tensioni all’interno del governo ecuadoriano, evidenziando le divisioni interne e le divergenze tra i vertici dello Stato. Resta da vedere come evolverà questa situazione delicata e quali saranno le conseguenze sul futuro politico dell’Ecuador.
Tensioni politiche in Ecuador: revocato visto alla vicepresidente Abad
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