lunedì 28 Luglio 2025
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Scomparsa Salerno: neonata e genitori dati in fuga dall’ospedale

L’allarme è diramato e le indagini proseguono senza sosta: carabinieri e polizia sono attivamente impegnati nella ricerca di una neonata di soli quattro mesi e dei suoi genitori, scomparsi dall’ospedale ‘Ruggi’ di Salerno.

L’evento, verificatosi nella mattinata di ieri, ha sollevato una gravissima preoccupazione e ha dato il via a un’operazione complessa per garantire la sicurezza e la tutela della minore.
La vicenda assume contorni particolarmente drammatici in quanto la bambina risulta positiva alla cocaina, elemento che rende la situazione ancor più delicata e urgente.
I genitori sono i responsabili del prelievo non autorizzato dalla struttura ospedaliera, circostanza che ha immediatamente innescato l’intervento delle forze dell’ordine.

L’ospedale ‘Ruggi’, con una nota ufficiale, ha ribadito la propria posizione, respingendo con fermezza qualsiasi accusa relativa a lacune nella sicurezza o a responsabilità del personale medico e paramedico.
La struttura sottolinea che la responsabilità del personale sanitario si configura solo in casi di imperizia, imprudenza o negligenza durante l’erogazione dell’assistenza, escludendo qualsiasi coinvolgimento in questo specifico evento.
Si evidenzia come il personale del reparto di Pediatria, agendo in maniera appropriata e professionale in relazione alle condizioni cliniche della neonata, abbia immediatamente informato le autorità competenti, ponendo in atto le procedure necessarie per la sua protezione.
La vicenda, tuttavia, non si limita ad una questione clinica o di sicurezza ospedaliera.

L’azienda sanitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona denuncia un’ennesima strumentalizzazione di un caso delicato e complesso per fini estranei alla sua gestione operativa.

La struttura lamenta come eventi disconnessi dall’ordinaria amministrazione vengano utilizzati per diffondere disinformazione, generare allarmismo e, in ultima analisi, danneggiare la reputazione dell’azienda e della sua governance.
Questa dinamica solleva interrogativi importanti sulla responsabilità mediatica e sulla necessità di un’informazione accurata e responsabile in situazioni di emergenza che coinvolgono la vulnerabilità di minori.

L’obiettivo primario, in questo momento, resta la localizzazione della bambina e l’accertamento completo delle dinamiche che hanno portato a questo evento, garantendo al contempo la riservatezza dei dati clinici e la tutela della minore.

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