Un tragico incidente ha colpito il mondo dello scialpinismo italiano, quando un giovane di 38 anni residente a Milano è stato travolto da una valanga durante un’escursione in Svizzera. L’uomo era partito insieme ad altri tre scialpinisti dalla Diavolezza, raggiunta in funivia dal fondovalle. Una volta giunti in vetta, il gruppo si è diviso: due sono scesi lungo il percorso di salita mentre gli altri due hanno scelto di sciare sul versante settentrionale. Purtroppo, proprio da quella direzione si è staccata una valanga che ha travolto l’alpinista milanese, trascinandolo per diverse centinaia di metri. Il suo compagno è miracolosamente rimasto illeso. Le operazioni di recupero del corpo sono state compiute dai soccorritori mentre la Procura pubblica e la Polizia Alpina del Cantone stanno attualmente indagando per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.Questo drammatico evento non è stato isolato, poicheeacute; nello stesso giorno altre due persone provenienti da Lecco sono state uccise da una valanga sul Pigne d’Arolla, un’imponente cima alta 3.787 metri nelle Alpi svizzere. La comunità degli appassionati di montagna è profondamente colpita da queste tragedie che sottolineano ancora una volta i rischi e le sfide che comporta la pratica dello scialpinismo in ambienti alpini così impervi e imprevedibili.
Tragedia nello scialpinismo italiano: giovane di Milano travolto da valanga in Svizzera
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