Nel corso del 2024, la Valle d’Aosta ha registrato una significativa espansione dei servizi di cure palliative, sia in ambito ospedaliero che domiciliare, un dato che riflette una crescente consapevolezza e domanda di assistenza specialistica in questo cruciale segmento della sanità regionale. Questa evoluzione, celebrata in occasione della Giornata del Sollievo, evidenzia un impegno concreto da parte della sanità pubblica verso un approccio olistico e centrato sulla persona, che va oltre la mera gestione dei sintomi fisici.L’incremento delle prestazioni ambulatoriali dedicate alla terapia del dolore – con un aumento del 31% rispetto al 2023 e un totale di 6.332 interventi – testimonia un’attenzione sempre maggiore alla gestione del dolore cronico e alla sua complessa interazione con il benessere psico-sociale del paziente. L’assessore regionale alla sanità, Carlo Marzi, sottolinea come il sollievo dalla sofferenza, in tutte le sue dimensioni, rappresenti non solo un imperativo medico, ma anche un profondo dovere etico, un atto di umanità che impone alle istituzioni un ruolo attivo nel garantire supporto concreto e compassione a chi si trova ad affrontare le sfide della fine vita. Questa visione comprende un’assistenza estesa alle famiglie, pilastri fondamentali nel percorso del paziente, e riconosce il valore imprescindibile del lavoro multidisciplinare di medici, infermieri, operatori sanitari e delle associazioni di volontariato.All’Ospedale Beauregard di Aosta, il servizio di Cure Palliative e l’unità di Terapia del Dolore si configurano come punti di riferimento essenziali. Il progressivo rafforzamento della struttura Hospice, con l’aggiunta di quattro specialisti dedicati, testimonia la volontà di consolidare e ampliare un servizio cruciale per l’assistenza ai pazienti e alle loro famiglie. I 162 pazienti accolti in Hospice nel 2024, un numero in crescita rispetto agli anni precedenti, riflettono la necessità di un ambiente protetto e supportivo per affrontare le sfide emotive e pratiche della malattia terminale. L’assistenza domiciliare, estesa a 152 pazienti, ulteriormente amplificata dalla collaborazione con la Lilt, sottolinea l’importanza di portare cure specialistiche direttamente nel contesto familiare, rispettando le preferenze del paziente e promuovendo un approccio personalizzato. L’aumento del 33% nelle prime consulenze di Cure palliative e del 49% nelle visite domiciliari evidenzia un’accelerazione dell’attività e una maggiore accessibilità ai servizi.Aurelio Giacomo Viale, responsabile dell’Hospice, evidenzia come la domanda di cure palliative stia crescendo a livello regionale, con un’attenzione particolare al contesto non oncologico. Questa evoluzione riflette una maggiore consapevolezza della necessità di affrontare non solo i sintomi fisici invalidanti, ma anche le complesse problematiche psicologiche, sociali e spirituali che accompagnano la malattia terminale. Il sollievo dalla sofferenza, in questa prospettiva, si configura come una priorità assoluta, un investimento nella qualità della vita e nella dignità della persona, anche nelle fasi più delicate dell’esistenza. La cura, in questo senso, si traduce in ascolto, accompagnamento e sostegno, creando uno spazio di umanità e speranza.