La recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio segna una svolta significativa nel delicato equilibrio tra sicurezza, regolamentazione e innovazione nel settore degli affitti brevi. La circolare ministeriale dell’Interno, introdotta a novembre e che imponeva il rigoroso riconoscimento “de visu” degli ospiti presso le strutture di ospitalità extralberghiera, è stata dichiarata illegittima, aprendo la strada a una revisione delle procedure e a un confronto più costruttivo tra le parti.Questa decisione non rappresenta un semplice ritorno alla situazione precedente, bensì un’opportunità per ridefinire il quadro normativo, tenendo conto delle peculiarità del mercato e delle potenzialità offerte dalle tecnologie a distanza. L’annullamento della circolare, infatti, apre un varco per una discussione più approfondita sul ruolo delle soluzioni digitali nella verifica dell’identità degli ospiti, un aspetto cruciale per garantire la sicurezza sia dei residenti che dei turisti.L’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (AIGAB), voce autorevole del settore, ha prontamente reagito alla sentenza, manifestando la propria disponibilità a collaborare attivamente con il governo. L’iniziativa va oltre la mera opposizione a una normativa ritenuta eccessivamente restrittiva, traducendosi in una proposta concreta: mettere a disposizione del governo il proprio *know-how* tecnologico. Si tratta di un gesto significativo che sottolinea la volontà dell’associazione di assumere un ruolo proattivo nella ricerca di soluzioni efficaci e innovative.La collaborazione proposta dall’AIGAB non mira solo a superare le difficoltà legate all’implementazione di un sistema di verifica “de visu”, spesso impraticabile e costoso, ma anche a promuovere un riconoscimento formale delle tecnologie a distanza. Questo implica non solo la validazione delle procedure digitali esistenti, ma anche la creazione di standard e protocolli di sicurezza condivisi, in grado di garantire un livello di affidabilità equivalente a quello delle verifiche tradizionali.L’auspicio è che questa nuova fase di dialogo possa portare a un quadro normativo più equilibrato, che tenga conto delle esigenze di sicurezza, ma che allo stesso tempo non soffochi l’innovazione e la crescita di un settore che ha dimostrato di avere un impatto significativo sull’economia e sull’occupazione. La disponibilità dell’AIGAB a condividere il proprio *know-how* rappresenta un segnale positivo, indicando la strada per una soluzione condivisa, basata sulla collaborazione e sulla ricerca di soluzioni tecnologiche avanzate e responsabili. La sfida ora è trasformare questa opportunità in un vero e proprio punto di svolta per il futuro degli affitti brevi in Italia.