lunedì 28 Luglio 2025
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Espresso: Qualità, Storia e Responsabilità Sociale, un Nuovo Inizio

Riscoprire l’Espresso: Un Viaggio tra Qualità, Storia e Responsabilità SocialeL’espresso, simbolo indiscusso del Made in Italy, si trova a un bivio cruciale.

Non è semplicemente una bevanda, ma un complesso sistema di processi e tradizioni che meritano di essere riconosciuti e valorizzati.

Questo è il messaggio che emerge dall’incontro tra Oscar Farinetti, visionario imprenditore dietro Eataly, e Mario Rubino, presidente di Kimbo, un dialogo illuminante svoltosi nel cuore dello stabilimento napoletano dell’azienda torrefattrice.
Lungi dall’essere una semplice “tazzina” da un euro, l’espresso incarna una ricchezza di saperi e competenze che si estendono dalla coltivazione delle piante di caffè fino alla maestria della torrefazione.
Farinetti sottolinea l’urgenza di una “nuova narrazione” che comunichi al consumatore la vera essenza di questo prodotto, restituendogli il valore che gli appartiene.

Un valore attualmente soffocato da prezzi inadeguati, frutto di una sottovalutazione diffusa.
La realtà economica è complessa.
L’aumento dei costi delle materie prime, aggravato da tensioni geopolitiche, problemi logistici e speculazioni, ha portato ad un incremento del 300% nel prezzo del caffè crudo negli ultimi due anni e ad un raddoppio del costo del caffè macinato.

Questa situazione impone scelte coraggiose, a partire dalla necessità di limitare i profitti per garantire standard qualitativi elevati.

Rubino, un medico urologo che ha poi ereditato e guidato l’azienda di famiglia, evidenzia come l’impegno sociale sia parte integrante della filosofia aziendale.

Progetti come “Fatto a Scampia” e “Chicco di Speranza”, insieme alla collaborazione con l’istituto penitenziario di Secondigliano, testimoniano questa vocazione.
L’esperienza personale di Farinetti, nata proprio nel settore del caffè con il marchio “Unieuro” ideato dal padre, sottolinea come la qualità sia sempre stata il pilastro fondamentale di ogni progetto.
Si tratta di recuperare un prezzo equo, almeno 2,50 euro, che rifletta la complessità del processo produttivo e l’impegno profuso.

Napoli, con la sua ricca tradizione culturale e il suo spirito conviviale, rappresenta il luogo ideale per ancorare il valore del prodotto a “valori immortali”.

Rubino, a capo di un’azienda che impiega 270 persone e esporta in 80 paesi, si confronta con i costi crescenti, auspicando una diminuzione del prezzo all’origine per non gravare eccessivamente sul consumatore.
Anche un prezzo di 1,70 euro per la tazzina rappresenterebbe un passo avanti nella direzione di una maggiore consapevolezza.

L’obiettivo primario rimane quello di educare il consumatore, affinché possa apprezzare appieno la complessità e la ricchezza di ciò che sta bevendo, riscoprendo il vero significato dell’espresso italiano.

Si tratta di un investimento nel futuro, per un prodotto che incarna l’eccellenza e la passione del nostro paese.

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