Kimbo, storico protagonista del caffè espresso italiano, inaugura una nuova era con “Sapiente”, una linea premium che ridefinisce i confini dello Specialty Coffee.
Non si tratta di una semplice estensione di gamma, bensì di una dichiarazione d’intenti: elevare l’esperienza sensoriale attraverso una miscela complessa e una tostatura artigianale, preservando al contempo l’identità distintiva dell’azienda.
Mario Rubino, presidente di Kimbo, illustra la filosofia alla base di Sapiente: la rinuncia a una singola origine geografica in favore di un blend accuratamente studiato, combinando Arabica di pregio e Robusta selezionata.
Questa scelta, lungi dall’essere un compromesso, rappresenta un atto di coraggio, volto a valorizzare le caratteristiche uniche di entrambi i tipi di caffè, raggiungendo un equilibrio gustativo inedito.
La tostatura “napoletana”, tradizionale e meticolosa, esalta ulteriormente le qualità intrinseche dei chicchi, sviluppando aromi intensi e persistenti.
Il lancio di Sapiente si configura come un evento culturale, ospitato nella prestigiosa Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, un’istituzione scientifica di fama internazionale.
La scelta del luogo non è casuale: sottolinea l’importanza cruciale dell’acqua nella produzione del caffè, elemento essenziale che ne determina l’estrazione e l’esperienza sensoriale finale.
Il professor Boero, rinomato oceanografo, ha offerto una prospettiva innovativa e scientifica sul legame tra l’acqua, l’ecosistema marino – con riferimento specifico al ruolo delle balene e alla loro influenza sulla composizione chimica dell’acqua – e la preparazione del caffè, dalla sorgente alla tazzina.
Un excursus che ha abbracciato la complessità del ciclo dell’acqua, collegando il suo percorso dall’oceano alla preparazione della cuccuma napoletana, simbolo di convivialità e tradizione.
L’iniziativa mira a sensibilizzare il pubblico sulla risorsa idrica, evidenziandone il valore inestimabile non solo per la vita, ma anche per la creazione di un prodotto d’eccellenza come il caffè Kimbo.
