Un’onda di solidarietà palpabile si è riversata nelle piazze di Torino, dando vita a un’iniziativa civica inedita e profondamente sentita: la creazione di “Piazze Palestina”, presidi permanenti dedicati a sostenere la popolazione di Gaza. Lungi dall’essere una semplice manifestazione, il progetto si configura come un atto simbolico potente, un’affermazione di umanità e un monito costante volto a richiamare l’attenzione sulla drammatica situazione nel territorio palestinese.Per circa dieci giorni, il cuore pulsante della città, piazza Castello, ha ospitato questo collettivo di attivisti, un gruppo eterogeneo unito dalla comune volontà di offrire un sostegno concreto e un’eco amplificata alle voci provenienti da Gaza. La decisione di trasferire il presidio in piazza San Carlo, su sollecitazione delle autorità di polizia, è stata dettata dalla necessità di liberare l’area di piazza Castello per l’allestimento delle celebrazioni del 2 giugno, ma non ha in alcun modo intaccato l’impegno e la determinazione del gruppo.Il nome “Piazza Palestina” non è un atto di appartenenza politica, bensì un’invito all’umanità, un richiamo universale al dovere morale di accogliere, ascoltare e sostenere chi soffre. Il messaggio è chiaro: non sono richieste affiliazioni, iscrizioni o condivisioni di ideologie. L’essenziale è la presenza, un atto di testimonianza silenzioso ma eloquente. Ogni azione, ogni parola pronunciata, ogni semplice sguardo rivolto al cielo, sarà permeato dai principi fondamentali della nonviolenza e del rispetto reciproco, valori cardine per costruire ponti e abbattere muri.L’iniziativa, finora, ha incontrato un clima di dialogo costruttivo e collaborazione con le forze dell’ordine locali. La polizia ha dimostrato di riconoscere il valore civile e il fondamento costituzionale di tale iniziativa, un atto che si radica nel diritto inalienabile di manifestare e di esprimere il proprio dissenso. Gli attivisti confidano che tale riconoscimento si traduca in una tutela continua dell’iniziativa, garantendo il rispetto dei diritti costituzionali e preservando la possibilità di continuare a dare voce a chi non ne ha. La “Piazza Palestina” di Torino si propone dunque come un simbolo di speranza, un luogo di incontro e di riflessione, un faro che illumina un cammino verso un futuro di pace e giustizia. La sua esistenza, continua, è un appello al mondo intero.
Torino: Nascano le Piazze Palestina, un Inno di Solidarietà
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