La comunità di Grugliasco, sobborgo torinese, è addolorata dalla perdita di Fernanda Di Nuzzo, un’insegnante di scuola dell’infanzia di 61 anni strappata alla vita dalla violenza domestica. La sua scomparsa, avvenuta questa mattina all’ospedale Molinette, conclude una vicenda drammatica iniziata ieri sera, quando fu aggredita a domicilio dal marito, Pasquale Piersanti.L’aggressione, avvenuta intorno alle 18:30, ha spezzato un fragile equilibrio che, apparentemente, non aveva mostrato segni evidenti di fragilità. La dinamica, ricostruita dalle prime indagini, vede la figlia della coppia, presente al momento dell’evento, testimone indiretta di una tragedia che ha sconvolto l’intera struttura condominiale. Un secondo figlio, non presente in casa, è stato informato e si sta confrontando con un dolore incommensurabile.La gravità delle ferite riportate da Fernanda Di Nuzzo si è manifestata immediatamente. I primi soccorsi, eseguiti sul posto dai carabinieri intervenuti, sono stati cruciali, ma le lesioni addominali, profonde e multiple, hanno richiesto un intervento chirurgico d’urgenza volto alla rimozione della milza. Nonostante gli sforzi del team medico, lo stato di shock emorragico, innescato dalla significativa perdita di sangue, ha portato all’arresto cardiaco e, infine, al decesso.La fuga disperata di Fernanda, nel tentativo di sottrarsi alla violenza, ha percorso le scale del condominio, accompagnata da grida di aiuto che hanno allarmato i vicini e hanno reso palpabile la drammaticità della situazione. L’assenza di segnalazioni pregresse di conflitti o episodi di violenza nell’abitazione, emergente dai primi accertamenti, solleva interrogativi inquietanti sulla natura di tale atto brutale, spesso celato dietro una facciata di normalità. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Paolo Scafi, è ora focalizzata sulla ricostruzione completa della dinamica, sull’analisi degli elementi che hanno portato a questo tragico evento e sulla valutazione del quadro relazionale all’interno della coppia. Si tratta di un’indagine complessa, che dovrà tenere conto non solo degli aspetti processuali, ma anche delle implicazioni psicologiche e sociali che emergono da una vicenda che, purtroppo, si inserisce in un contesto più ampio di violenza di genere, un problema endemico che affligge la società italiana e che richiede un impegno costante da parte di istituzioni, forze dell’ordine e comunità educanti. La morte di Fernanda Di Nuzzo rappresenta un monito doloroso e una chiamata all’azione per contrastare ogni forma di violenza contro le donne e per promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza.