domenica, 8 Giugno 2025
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Intra, arresto per evasione: paura e baci forzati ai danni di studentesse

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Nel tessuto urbano di Intra, una comunità scossa da un episodio di allarme sociale, gli agenti della squadra volanti della questura di Verbania hanno eseguito un arresto per evasione dei domiciliari. L’uomo, un trentenne di origine straniera, gravato da accuse di violenza sessuale perpetrata ai danni di minori il 29 aprile scorso nei pressi dell’istituto scolastico “Quasimodo”, ha violato le restrizioni imposte dal giudice.L’episodio che ha portato all’intervento delle forze dell’ordine è particolarmente delicato. Secondo quanto ricostruito, l’uomo ha approfittato del momento di uscita degli studenti, avvicinando diverse ragazzine con comportamenti inquietanti e molesti. Il gesto più eclatante, riferito dalle vittime e confermato dalle indagini, è stato un bacio forzato sul volto di una delle studentesse.L’intervento della polizia è stato tempestivo, frutto della vigilanza e della prontezza di una commerciante locale. La proprietaria di un bar, testimone diretta delle vicende, ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, segnalando la presenza dell’uomo e le sue azioni moleste. La donna aveva già notato il comportamento inquietante del trentenne nel primo pomeriggio, quando era entrato nel locale, disturbando e infastidendo diverse ragazze presenti. La sua testimonianza si è rivelata cruciale per identificare e localizzare il soggetto ricercato.La gravità della situazione è accentuata dal fatto che questo non è stato il primo episodio di evasione da parte del trentenne. Precedentemente, era stato arrestato in due occasioni dai carabinieri, sempre con l’accusa di evasione, evidenziando una persistente tendenza a eludere le misure cautelari imposte. Questo reiterato comportamento solleva interrogativi sulla necessità di una gestione più rigorosa delle misure di controllo e sulla valutazione della pericolosità sociale del soggetto.L’arresto e la conseguente detenzione in carcere a Verbania rappresentano un atto necessario per garantire la sicurezza della comunità e proteggere i minori, ma anche un monito per l’intera società sulla necessità di rafforzare la prevenzione e la sensibilizzazione contro la violenza sessuale, in particolare nei confronti dei più vulnerabili. Il caso riapre il dibattito sull’importanza della collaborazione tra forze dell’ordine, istituzioni e cittadini per la creazione di un ambiente sicuro e protettivo per i giovani.

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